Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Aspi. Atlantia: no a proroga sulla scissione, solo qualche giorno per offerta cordata Cdp

(come riportato da Tiziana Di Giovannandrea per Rai News)

L’assemblea di Atlantia non ha prorogato il progetto di scissione, non è stato raggiunto il quorum necessario. La proroga necessitava di una maggioranza di due terzi. Determinante il voto contrario di Edizione e Crt

L’Assemblea straordinaria degli azionisti di Atlantia non ha approvato la proroga, dal 31 marzo al 31 luglio, del termine del progetto di scissione parziale proporzionale della società in favore di Autostrade Concessioni e Costruzioni S.p.A., progetto che era stato approvato dalla stessa assemblea lo scorso 15 gennaio praticamente all’unanimità.

L’assemblea dei soci di Atlantia si è riunita sotto la presidenza di Fabio Cerchiai e ha avuto luogo esclusivamente tramite il Rappresentante Designato in considerazione di quanto previsto per il contenimento del contagio da Covid-19. Una nota è stata diffusa al termine della riunione e ha informato che all’assise ha partecipato un capitale sociale pari al 72,32%.

La proposta di delibera “non ha raggiunto il quorum deliberativo previsto dalla legge per le assemblee straordinarie (2/3 del capitale rappresentato in Assemblea) avendo ottenuto il voto favorevole di 1.167 azionisti pari al 51,80% del capitale presente in Assemblea ed il voto contrario di 2 azionisti pari al 48,06%, mentre si sono astenuti 12 azionisti pari allo 0,14 % del capitale presente”.

In particolare determinante è stato il voto contrario di Edizione (Benetton) e Crt, gli unici due azionisti ad avere votato contro la proroga, come annunciato nei giorni scorsi. Tutti gli altri azionisti (in tutto 1.167, tra cui i grandi istituzionali come Gic, Lazard e Tci) hanno votato a favore, a parte 12 astenuti (pari allo 0,14%).

Pertanto, in assenza di offerte (entro il 31 marzo) per l’acquisto della complessiva partecipazione che Atlantia verrebbe a detenere in Autostrade Concessioni e Costruzioni S.p.A., la scissione sarà interrotta e l’operazione di cui la stessa è parte non si perfezionerà.

La proposta di Cassa Depositi e Prestiti-fondi, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, resta l’unica in campo al momento per il riassetto di Aspi. La cordata capeggiata da Cdp, per l’acquisto dell’88% di Aspi, di cui fanno parte i fondi Macquarie e Blackstone sta proseguendo l’attività di approfondimento “con l’obiettivo di giungere nei prossimi giorni alla presentazione di un’offerta finale per l’acquisto della partecipazione detenuta da Atlantia in Autostrade per l’Italia, ovvero per l’acquisto fino al 100% della stessa in caso di esercizio del diritto di co-vendita da parte dei soci di minoranza di Aspi”.

Il Consorzio sta lavorando su alcuni affinamenti sul fronte delle garanzie sui rischi. Confermato il valore di 9,1 miliardi di euro come prezzo finale di valorizzazione della società.