Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Anas in prima linea per contrastare l’inquinamento acustico

Intervista a Patrizia Bellucci, Responsabile Area Ricerca e Sviluppo di Anas

di Lorenzo Falciai

Come può il contrasto all’inquinamento acustico favorire una mobilità più sostenibile? 

Il contrasto all’inquinamento acustico soddisfa due dei pilastri fondamentali della sostenibilità: la preservazione dell’ambiente, da un lato, e la tutela della salute della popolazione, dall’altro. Il rumore non è soltanto fonte di inquinamento ambientale, ma ha anche effetti sulla salute umana (stress, insonnia, udito, malattie cardiovascolari), interagisce con le capacità di apprendimento (problemi di attenzione in età scolare) ed è spesso causa di comportamenti aggressivi. Ridurre il rumore contribuisce, quindi, non solo a mitigare l’impatto ambientale generato dal traffico veicolare, ma anche a migliorare la qualità della vita di coloro che vivono in prossimità delle infrastrutture stesse.

Quali sono le finalità del progetto Dynamap realizzato da Anas? 

La principale finalità del progetto è quella di semplificare e velocizzare il processo di mappatura acustica, attraverso la realizzazione di una rete di sensori a basso costo in grado di rilevare e rappresentare in maniera automatica ed in tempo reale l’impatto acustico generato dalle infrastrutture stradali. Il processo di automazione consente non solo di ridurre drasticamente i tempi di produzione delle mappe, ma anche di abbatterne i costi in maniera significativa. Il progetto, inoltre, si pone come obiettivo anche quello di facilitare l’informazione e la comunicazione con il pubblico, in conformità con quanto richiesto esplicitamente dalla Direttiva Europea 2002/49/CE sul rumore ambientale. Obiettivo perseguito mediante la predisposizione di strumenti user-friendly ad accesso libero sul web.

Dynamap è risultato uno tra i migliori 5 progetti life dei 98 finanziati e completati nell’ultimo decennio in Italia. Ci può illustrare le potenzialità in termini di trasferibilità dei risultati e di sviluppi futuri? 

Il sistema Dynamap può essere trasferito anche ad altre realtà istituzionali senza alcuna limitazione, consentendo allo stesso modo di ridurre costi e tempi necessari per aggiornare le mappe di rumore. Dynamap può essere, inoltre, esteso anche ad altri tipi di informazione che necessitino di una valutazione periodica, come la qualità dell’aria, le condizioni meteorologiche e stradali, i volumi di traffico, o ancora essere applicato ad altre sorgenti sonore (ferroviaria, industriale, ecc.). I componenti innovativi sviluppati nell’ambito del progetto potrebbero, inoltre, favorire la crescita di nuove nicchie di mercato dedicate all’implementazione di reti di sensori a basso costo e alla gestione dei big data con effetti positivi sull’occupazione.

Per quanto riguarda gli sviluppi futuri, siamo in procinto di avviare un nuovo progetto, denominato Dynamap+, con l’obiettivo di potenziare ed ampliare il sistema con nuove funzionalità a supporto della progettazione di misure di mitigazione sonora, incluse quelle basate sulle politiche di controllo e gestione del traffico, nonché di estendere il sistema anche all’ambito ferroviario per consentire una valutazione quantitativa integrata degli effetti generati dalla contemporanea presenza di sorgenti sonore di diverso tipo nella medesima area.

In termini economici un progetto come Dynamap è sostenibile? 

Una parte non secondaria del progetto è stata dedicata alla valutazione sulla sostenibilità economico-finanziaria del sistema Dynamap per verificarne la sua potenziale applicazione su vasta scala.  I risultati di questo studio hanno evidenziato che il sistema Dynamap consente di risparmiare, su un orizzonte temporale di 20 anni, fino al 33% dei costi che è necessario sostenere con le tradizionali tecniche di mappatura acustica. Risparmio che può essere potenzialmente incrementato attraverso il processo di ottimizzazione di quelle voci della filiera più propriamente legate al processo produttivo e realizzativo del sistema (produzione in serie dei sensori, installazione e manutenzione del sistema), ad oggi ancora in forma prototipale.

Secondo Lei, per quanto riguarda la mitigazione sonora, in Italia siamo al passo con gli altri Paesi europei? 

Decisamente si. L’Italia è uno dei Paesi più all’avanguardia in questo settore, insieme alla Francia. Già nei primi anni 90, l’Italia si è dotata di un potente impianto normativo a tutela dell’ambiente, ed è uno dei Paesi più attivi sul tema della valutazione e gestione del rumore ambientale. A questo proposito vale la pena di citare anche il recente successo di ANAS nella progettazione e realizzazione di due prototipi di barriera antirumore che, in aggiunta a prestazioni tecnico-funzionali di classe superiore, colpiscono per il loro design assolutamente innovativo e l’attenzione verso la sostenibilità ambientale.