Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

65° Congresso Ordine degli Ingegneri. Ministro Giovannini: ‘Fiducioso sulla fattibilità del PNRR’

(Come riportato in una nota de Le Strade dell’Informazione)

Ministro, manager e imprenditori uniti per snellire e velocizzare le procedure sulle opere previste dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.

Si è svolto a Parma, il 65° Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia. Nel corso della seconda giornata, che aveva come tema “Grandi opere, infrastrutture e mobilità per la ripartenza: il futuro è oggi”, sono intervenuti Enrico Giovannini Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Anna Masutti Presidente Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS), Massimo Simonini, Amministratore Delegato Anas, Ennio Cascetta Professore Ordinario Sistemi di Trasporto Università degli studi di Napoli, Federico II, Gabriele Buia Presidente Ance, Bibop Gresta, Founder & CEO Hyperloop Italia CoFounder Hyperloop T.

Il Ministro Enrico Giovannini, nel corso del suo intervento di apertura, ha ricordato quanto serva un grande cambiamento nella gestione dei processi, che devono diventare più rapidi. Il Ministro ha anche ribadito che si riuscirà a realizzare il Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza, che contiene al proprio interno opere fattibili entro il 2026.

In questo processo, per Giovannini, l’apporto di figure professionali qualificate come gli Ingegneri sarà determinante e che una volta portate all’interno della Pubblica Amministrazione resteranno a disposizione. Giovannini ha precisato, poi, che per quanto fondamentale sia la digitalizzazione delle procedure, le risorse umane restano la componente principale dunque è necessario dotarsi di professionisti competenti.

Nel corso del confronto, moderato da Gianluca Semprini di RaiNews 24, in cui si è approfondito il tema delle risorse del PNRR e le criticità legate alla potenzialità di spesa e della rapidità della progettazione, il presidente di Ance, Gabriele Buia ha sollecitato i vertici di RFI e ANAS affinché contribuiscano a velocizzare le fasi di progettazione e avvio dei lavori rispetto ai futuri grandi appalti, in quanto oggi la lentezza delle procedure rallenta il sistema imprenditoriale. Buia riferisce che il 70% dei ritardi nella realizzazione delle opere sta nelle procedure a monte della gara e che oggi servono fino a cinque anni per avere le autorizzazioni.

Inoltre il vertice ANCE, sulla figura dei Commissari ha ribadito come, per quanto importanti, non sono la soluzione del problema ma semplicemente consentono di superare i blocchi amministrativi posti dalle leggi dello Stato.

Il moderatore ha rivolto la domanda sulle attuali lungaggini burocratiche negli appalti a entrambi i manager presenti. 
Anna Masutti ha ribadito come il fattore tempo sia essenziale ed RFI  si si sta organizzando al fine di rafforzare le proprie strutture e aumentare le proprie professionalità per velocizzare le fasi delle procedure.

Ha ribadito, poi, che occorre intervenire anche su eventuali cause e contenziosi in via stragiudiziale, in quanto esse portano via troppo tempo. Dopodiché occorre sostenere la committenza sia sull’aspetto tecnico che contrattuale. Ha poi evidenziato l’importanza delle risorse del PNRR e che occorre operare con qualità, mirando a obiettivi precisi.

Sulla figura dei Commissari in precedenza nominati, Masutti ha ricordato che 7 sono interni RFI, che mette a disposizione anche la propria struttura. La Presidente ha poi ricordato come sia importante mantenere elevati gli standard di sicurezza sui cantieri e ha segnalato la nuova tecnologia di sicurezza ERTMS (‘European Rail Traffic Management System/European Train Control System (ERTMS/ETCS), attualmente attiva sulle linee dell’alta velocità, ma che si intende utilizzare in futuro sempre più frequentemente.

Semprini, ha dunque chiesto anche all’Amministratore delegato di Anas come si pensa di poter intervenire rispetto ai tempi dilungati nella realizzazione delle opere. Simonini ha dichiarato quanto sia chiaro che esistano difficoltà da risolvere quando si tratta di approvare progetti e che a volte il tempo necessario per l’approvazione di un progetto è maggiore a quello della sua realizzazione.

Una sorta di LOOP critico sull’approvazione in cui chi appalta si trova ad avere anche che fare più volte con uno stesso Ente nel corso dei diversi procedimenti di approvazione. Su questo Simonini ha affermato che si sta operando al fine di migliorare la rapidità nelle fasi di gara con sistemi che semplificano le procedure e già oggi si è passati dai precedenti 12/18 mesi a 6.

Tutti quanti i soggetti in campo e coinvolti, ha poi specificato, si stanno attivando per migliorare questa fase della progettazione, a partire dal Ministero guidato dal Ministro Giovannini, al fine di individuare soluzioni per semplificare le procedure e vincolare sviluppo e realizzazione delle opere in tempi prestabiliti.

Il professor Ennio Cascetta, nel corso di un suo intervento ha sostenuto che è necessario nelle fasi di progettazione coinvolgere istituzioni e stakeholder in un percorso di progettazione partecipato. 
Massutti, sul tema, ha confermato come RFI disponga delle professionalità necessarie per operare in questo modo, condivisibile, e che tale modalità è stata già utilizzata nella realizzazione del Terzo Valico di Giovi.

Il giornalista ha infine chiesto a Massimo Simonini a quanto ammontino le risorse destinate all’ANAS dal PNNR.

 L’Ad ha sottolineato che all’interno del PNRR non esistono fondi direttamente stanziati a favore della Società, ma che ANAS può disporre di 450 milioni di euro che rientrano in un fondo integrativo, destinati alla sicurezza e al monitoraggio delle strade. Queste risorse saranno utilizzate per installare dei sensori e altre tecnologie per avere conoscenze dettagliate e specifiche su quali interventi fare e quando realizzarli sulla rete.

Sempre rispetto ai fondi, Simonini ha ribadito che Anas gestisce oltre alle strade anche 14.000 ponti, dunque non si potrà installare questa tecnologia già su tutta la rete gestita, tuttavia con questo stanziamento, che rappresenta un buon punto di partenza, si può cominciare ad operare.