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Urban graffiti a discapito della sicurezza stradale

Imbrattare la segnaletica è segno di inciviltà e determina situazioni di pericolo alla circolazione

“L’arte è la creazione di una magia suggestiva che accoglie insieme l’oggetto e il soggetto”. Come dare torto a Baudelaire? Purtroppo è un concetto ripreso e sbandierato pure da anonimi “artisti” che amano esprimersi per strada, a improbabile giustificazione della loro discutibile dote.

Si dilettano, se gliene capitano a tiro, nell’affrescare i segnali stradali come meglio credono. Di queste estemporanee “opere” se ne trovano parecchie in giro per le nostre città. E non è, francamente, un bel vedere.

Quasi certamente, però, nessuno di questi opinabili talentuosi si è domandato quanto sia pericoloso questo inutile vezzo. E’ da irresponsabili, infatti, impedire ai pedoni o agli automobilisti di individuare nell’immediatezza un divieto di accesso, un obbligo di direzione, un preavviso di dare precedenza.

Quelle macchie di colore o didascalie varie, spesso indecifrabili, non c’entrano nulla con il talento artistico e riducono la complessiva sicurezza stradale.

La censurabile bravata dell’anonimo pinco pallino di turno, oltre a comportare un aggravio di spese per gli Enti gestori della viabilità (e, quindi, per tutti noi), può determinare gravi rischi per la circolazione. I danni determinati da scritte, adesivi, vernici, infatti, in molti casi, oltre a rendere illeggibili le informazioni che veicolano, compromettono irreparabilmente le pellicole rifrangenti dei cartelli.

L’articolo 15 del CdS, è bene rammentarlo, dispone il divieto di danneggiare, spostare, rimuovere o imbrattare la segnaletica stradale e ogni altro manufatto ad essa attinente. Segnali verticali e orizzontali, meglio ricordarlo ancora una volta ai più distratti, assolvono al delicato compito di disciplinare la circolazione.