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Tangenziale Goito, infrastruttura finanziata da Regione con 130 milioni

Photo credit: Regione Lombardia

(Come riportato dall’Ufficio Stampa della Regione Lombardia)

Terzi: al lavoro per far partire l’opera nazionale

Si è svolto mercoledì 18 novembre, in videoconferenza, un vertice tra Ministero delle Infrastrutture e Regione Lombardia in merito alla Variante di Goito, opera di pertinenza statale che Regione ha finanziato attraverso il Piano Lombardia. All’incontro ha partecipato l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi.

Regione ha garantito copertura finanziaria

“Abbiamo interloquito – commenta l’assessore Terzi – con la parte tecnica del Mit e verificato la possibilità di sbloccare l’iter di quest’opera attesa da molto tempo dal territorio e per la quale Regione ha stanziato 130 milioni di euro garantendo la copertura finanziaria integrale dell’intervento. Come noto, la Tangenziale di Goito è un’opera di competenza statale perché compresa nella concessione autostradale che riguarda il Tibre“.

A Ministero ribadito di risolvere questioni formali

“Abbiamo ribadito al Ministero – ha sottolineato l’assessore – che Regione, su richiesta dei territori, ha recuperato i 130 milioni necessari per realizzare la Variante di Goito, ma che ora dobbiamo risolvere le questioni formali conseguenti al fatto che la strada in questione è prevista come opera complementare del lotto 2 del Tibre.

Autostrada che, allo stato, risulta senza alcun tipo di copertura economica. E, quindi, ben lontana dalla possibilità di essere realizzata. Registriamo che sulla Tangenziale di Goito c’è stata una disponibilità di massima sia da parte della direzione tecnica del Ministero che da parte del Concessionario ad attivarsi per collaborare con la Regione”.

Preoccupata per ‘Tibre lotto 2’

“Sono invece preoccupata – ha concluso Terzi – per il sostanziale abbandono del progetto ‘Tibre lotto 2’ da parte del Governo. Anche alla luce del fatto che sono in corso i lavori di un primo lotto di circa 10 chilometri tutti nel territorio dell’Emilia-Romagna. Il Tibre lombardo è importante quanto quello emiliano”.

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