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Sicurezza, Catalfo rilancia l’idea della patente a punti nei cantieri

Photo credit: Il Tirreno Kataweb

(come riportato da Q.E.T. su Edilizia e Territorio)

La ministra del Lavoro fa suo il progetto. Il primo passo starebbe nell’applicare il sistema al settore delle costruzioni, come già prevede il Testo Unico sulla sicurezza

Una patente a punti alle imprese per mettere fuori da mercato quelle che non rispettano le regole sulla sicurezza e la salute. La ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, fa suo il progetto. Un sistema di certificazione sostenuto dai sindacati e già previsto dalla legge ma finora rimasto sulla carta.

La ministra prende quindi posizione davanti alle parti sociali riunite intorno al tavolo dedicato al tema. Poche ore prima l’ultimo incidente mortale sul lavoro, con vittime due macchinisti.

Il primo passo starebbe nell’applicare il sistema al settore delle costruzioni, come già prevede il Testo Unico sulla sicurezza. Si tratterebbe di dare attuazione con un decreto ad hoc a un meccanismo per cui si accumulano crediti investendo in sicurezza.

Se però si commettono violazioni il punteggio si riduce. E per le aziende che restano a zero scatta il divieto di attività. L’ambizione è estendere, dopo una prima fase, la patente alla generalità delle imprese.

Se i sindacati esprimono tutto il loro entusiasmo per l’apertura della ministra, diversa è stata la reazione delle aziende, soprattutto delle Pmi. «Non è il sistema giusto per contrastare le gravi irregolarità, sui cui si deve agire per mezzo dei controlli e della vigilanza», dice la Cna.

Netta anche Confartigianato che si definisce da «sempre contraria» alla patente a punti, che «favorirebbe grandi general contractors a svantaggio delle piccole imprese» che subirebbero solo un aggravio di burocrazia.

Ovviamene molto dipenderà da come verrà scritto il provvedimento e non è detto che non si cerchi di trovare un punto di mediazione, magari bilanciando le sanzioni con premi per le imprese virtuose. Ci sarebbe per esempio chi chiede incentivi fiscali sulle spese volte ad accrescere la sicurezza in azienda.

Sul fronte sindacale la Cgil apprezza la mossa di Catalfo. «Siamo d’accordo» con la patente a punti per qualificare le aziende, «scremando dagli appalti quelle che sforano». La Cisl ha visto favorevolmente la presenza al tavolo anche dell’Inps e dell’Ispettorato nazionale, nella prospettiva di un dialogo maggiore tra le banche dati delle diverse istituzioni.

Per la Uil si stanno finalmente gettando le basi di una «strategia nazionale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro», mentre l’Ugl condivide «il doppio percorso prospettato, con l’attuazione a legislazione vigente e l’adeguamento complessivo del Testo unico». Intanto leader della Cgil, Maurizio Landini, conta già 46 morti sul lavoro dall’inizio del 2020, in poco più di un mese.