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Piano M5s da 100 miliardi a Conte: commissari Anas e Rfi su 300 opere

Photo credit: Cityrumors

Il viceministro Cancelleri ha scelto i lavori finanziati e con progetto definitivo

Riportiamo un articolo di Giorgio Santilli apparso oggi su Edilizia e Territorio sui possibili accordi di governo per il prossimo Decreto Cantieri.

Il confronto nel governo sul decreto cantieri entrerà nel vivo la prossima settimana (per approdare al Cdm non prima di quindici giorni) ma le carte dei partiti sono già sul tavolo del premier Conte che dovrà dare tre risposte:

1) quale riforma delle procedure ordinarie con l’obiettivo di accorciare i tempi di pareri e autorizzazioni;

2) quanti commissari e con quali poteri per dare la scossa iniziale;

3) quali opere nel piano straordinario.

Sul primo punto un accordo è possibile, sulla riduzione dei tempi della Via convergono tutti i documenti arrivati a Palazzo Chigi: quello della ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, la proposta di legge del viceministro M5s Giancarlo Cancelleri, il lavoro che sta facendo il ministro delle Regioni Francesco Boccia con le Regioni.

Sul secondo punto, invece, il dissenso è totale: M5s e Italia Viva vogliono commissari «modello Genova» a tappeto (o «modello Expo» per Renzi), Palazzo Chigi è favorevole, ma il Pd punta i piedi ed è disposto a concederne un numero limitato. Il terzo punto è quale piano di opere e anche qui le differenze sono abissali.

De Micheli parte dalle 27 opere per 15 miliardi che avrebbe commissariato in attuazione dello sblocca cantieri di un anno fa ed è contraria a estendere il «modello Genova» (in questo ha dalla sua parte l’Ance, l’associazione dei costruttori).

Da tutt’altro punto parte Cancelleri, ormai una specie di ministro ombra del M5s, dopo aver conquistato la fiducia del movimento e di Palazzo Chigi con una proposta di legge in sei articoli (ora affinata) che prevede commissari gli ad di Rfi e Anas per un triennio, dotandoli di poteri eccezionali in fase autorizzativa e di aggiudicazione: niente gara formale, ma procedura negoziale con dieci imprese invitate da un Albo costituito presso FS.

Ma quali e quante sono le opere da commissariare? Nei giorni scorsi Cancelleri ha lavorato su una scrematura dei due contratti di programma FS e Anas 2016-2020. Partendo da 1.040 opere ferroviarie e 260 opere stradali (per un totale di 33 pagine di tabulati) ha fatto una prima selezione di opere interamente finanziate ed è così arrivato a un piano da 100 miliardi di euro (circa 80 di Rfi e poco meno di una ventina di Anas).

Ma una ulteriore scrematura va fatta sullo stato della progettazione perché nella proposta di legge Cancelleri sarebbero commissariate le opere «interamente finanziate e che abbiano almeno un progetto definitivo»: si tratta di 200 opere ferroviarie e 90 opere stradali. C’è poi un’altra trentina di opere Anas che hanno il progetto definitivo in corso. Se si volesse seguire alla lettera la proposta Cancelleri, quindi, ci sarebbero trecento opere Fs pronte a entrare nel piano commissariamento.

A queste si potrebbe aggiungere – è l’ultimo passaggio della proposta Cancelleri – un certo numero di opere comunali e metropolitane affidate a sindaci-commissari.

Torniamo ai contratti Rfi e Anas per vedere qualcuna di queste opere commissariabili. Sono di tutte le dimensioni e su tutto il territorio nazionale: grandi opere da realizzare e piccole opere di manutenzione o potenziamento tecnologico. Partiamo da quelle ferroviarie, restando solo a quelle maggiori: la Caserta-Foggia, tratta Orsara-Bovino (561 milioni); il raddoppio della Pescara-Bari, tratte Termoli-Ripalta-Lesina (700 milioni); Messina-Catania, tratta Giampilieri-Fiumefreddo (due lotti per 2,3 miliardi); Arcisate-Stabio (261 milioni); collegamento per l’aeroporto di Venezia (425 milioni); Palermo-Catania (primi tre lotti progettati per 2.547 milioni); la Fortezza-Ponte Gardena (1.521,6 milioni); Gallarate-Rho (495,8 miliardi); san Gavino-Sassari-Olbia (due lotti per 225 milioni); nodo di Bari (391 milioni); quadruplicamento Pavia-Milano-Rogoredo (255,8 milioni); Pistoia-Lucca-Viareggio (un lotto da 195 milioni); raddoppio Maerne-Castelfranco veneto (260 milioni).

Alcune opere stradali : la SS 80 Teramo-Mare (182,4 milioni); la SS 18 Tirrena inferiore (tre lotti per 48,9 milioni); SS 182 Serre calabre (tre lotti per 156,8 milioni); il 3° megalotto della Jonica (365,7 milioni); la tangenziale di Forlì (102,6 milioni); svincoli e complanari sul GRA di Roma (2 lotti per 78,4 milioni); la Via Aurelia in Liguria (2 lotti per 104,6 milioni)SS 38 dello Stelvio (143,3 milioni); SS 341 Gallaratese (lotto da 118,4 milioni); SS 11 494 Padana superiore (due lotti per 107 milioni) Grosseto-Fano (3 lotti per 361 milioni); Pedemontana piemontese (204,2 milioni); Ss21 della Maddalena (55,9 milioni); SS 131 Carlo Felice (2 lotti per 125,8 milioni); SS Licodia Eubea Libertina in Sicilia (230 milioni); SS12 Abetone (111 milioni); SS 67 Tosco romagnola (29,3 milioni).