La Polizia di Sassari ai pedoni distratti solo nel 2018 ha notificato 152 sanzioni. In due anni gli incidenti si sono ridotti del 22%
Sembrano ormai passati i tempi in cui il pedone aveva sempre ragione. Nell’epoca degli smartphone, infatti, gli automobilisti non sono più gli unici ad adottare comportamenti pericolosi sulla strada a causa delle distrazioni.
Oggi infatti il termine “smombie” si usa infatti per definire i pedoni distratti, con la testa china sugli schermi, che spesso si vedono camminare sui marciapiede, completamente concertati sui loro telefoni.
A Sassari, la Polizia Locale, ha deciso di passare alla linea dura sanzionando le distrazioni di questi pedoni con multe che vanno dal 26 ai 201 euro. Dai dati relativi al 2018, emerge infatti che la Municipale del Comune del nord Sardegna ha spiccato 152 sanzioni.
Una novità, che di fatto apre nuovi scenari per la lotta alla distrazione e costringe gli utenti della strada a una maggiore responsabilizzazione e posare la lente di ingrandimento sulla pericolosità di alcune azioni quotidiane che, nel traffico, possono diventare catastrofiche.
Ideatore della linea intransigente è il comandante della Polizia Municipale di Sassari, Gianni Serra che, a fronte di un monitoraggio pluriennale dei fenomeni legati all’incidentalità dei pedoni, ha deciso di lanciare una campagna senza precedenti.
I risultati gli danno ragione: in due anni una riduzione del 22% dei sinistri nei quali sono coinvolti pedoni. Si tratta di un dato sorprendente che, come ha più volte sottolineato il Comando sassarese, non è esclusivamente frutto della politica sanzionatoria, ma di una più ampia campagna di sensibilizzazione dei cittadini per un corretto comportamento nel traffico.
Tramite la formazione nelle scuole primarie a cura degli stessi vigili, le pubblicità televisive e la comunicazione a vari livelli, l’obiettivo è quello di responsabilizzare gli utenti della strada che devono prendere coscienza delle possibili distrazioni nel traffico, generate dai telefonini.
A questo punto manca solo, in tal senso, un’apposita modifica del Codice della Strada, attraverso un articolo specifico e il superamento di un interpretazione allargata dell’articolo 190, che impone la massima attenzione ai pedoni nell’attraversare la strada, per la propria e l’altrui sicurezza.