Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Mobilità, prima del Covid-19 in movimento la mattina 18 milioni di italiani

(come riportato da Irene Anna Leone su Le Strade dell’Informazione)

Il rapporto “Gli spostamenti sul territorio prima del Covid-19”, pubblicato dall’Istat, spiega come si sono spostati gli italiani nel 2019

Nel 2019 ci sono stati 18 milioni di italiani in movimento la mattina tra le 7.00 e le 8.00. Lo rileva l’Istat nel rapporto “Gli spostamenti sul territorio prima del Covid-19”. Una persona su 5 – spiega l’analisi – è uscita di casa prima delle 6.30 di mattina per raggiungere il luogo di lavoro, ma per circa 10 milioni di occupati (oltre il 60%) l’orario di uscita è ricaduto tra le 7.00 e le 8.00 del mattino.

Leggermente anticipato l’orario di uscita per gli occupati del Sud e delle Isole rispetto alle altre ripartizioni. Di poco spostato in avanti invece l’orario in cui si è usciti per andare a scuola o all’università: oltre 6 milioni e mezzo si sono concentrati tra le 7.30 e le 8.00 (70% circa). Scolari e studenti del Nord escono mediamente più presto: in questa ripartizione alle 7.30 avevano già intrapreso il viaggio 2 studenti su 3.

In che modo si sono spostati gli italiani nel 2019? I mezzi privati sono stati i più usati dagli occupati nel 2019: 16,5 milioni sono andati a lavoro in auto o moto; 3 milioni circa gli occupati che si sono spostati a piedi o in bici.

Hanno usato abitualmente i mezzi pubblici per recarsi a lavoro oltre 2 milioni di persone, un occupato su 10: più della metà risiede nelle regioni del Nord (1,2 milioni), 500 mila solo in Lombardia. In Liguria e nel Lazio si è registrata invece l’incidenza più alta di occupati che hanno usato i mezzi pubblici sul totale degli occupati (rispettivamente, 21,4% e 20,6%).

Tram e bus i mezzi pubblici più utilizzati, in particolare dagli occupati del Centro, seguiti dal treno soprattutto per chi abita nelle periferie delle aree metropolitane, e dalla metropolitana che nei comuni metropolitani viene utilizzata da una persona su 10 per andare a lavoro (pari a circa 400 mila persone. Tre milioni e mezzo di studenti si sono spostati con i mezzi pubblici (il 32,4%), circa 1 milione di questi risiede tra Lombardia e Lazio.

I mezzi più utilizzati sono stati pullman e corriere (15,4%) e tram e bus (13,0%); l’utenza della metropolitana (circa 500 mila studenti in totale) e del treno supera il 6% solo al Centro. 4 milioni hanno usato l’auto o la moto per raggiungere la scuola o l’università (38,5%); 3.2 milioni circa si sono spostati a piedi o in bici (38,5%).

Oltre la metà ha impiegato meno di 30 minuti con i mezzi pubblici, ma gli spostamenti con i mezzi privati sono stati comunque i più veloci: il 72,5% ha impiegato meno di 15 minuti per raggiungere la scuola o l’università in auto o moto. Quote più alte di studenti che impiegano oltre 30 minuti spostandosi con i mezzi pubblici si registrano in Piemonte (45,4%) ed Emilia Romagna (45,1%) e nei comuni fino a 2 mila abitanti (47,6%).

Nel 2019 hanno viaggiato in treno più di 17 milioni di persone. In particolare, viaggiano in treno 900mila persone tutti i giorni e 1 milione più volte a settimana. Sempre il report dell’Istat evidenzia che, lo scorso anno, hanno viaggiato in treno più di 17 milioni di persone di 14 anni e più. Si tratta soprattutto di un uso occasionale: la gran parte, oltre 13 milioni, ha viaggiato in treno solo qualche volta durante l’anno, mentre circa 900 mila persone l’hanno usato tutti i giorni e poco meno di 1 milione qualche volta a settimana.

Quote di utenza superiori alla media si sono registrate tra i residenti del centro e delle periferie delle aree metropolitane e delle regioni del Nord, dove gli utenti del trasporto ferroviario sono stati circa 500mila ogni giorno e altrettanti più volte alla settimana. In particolare, hanno viaggiato tutti i giorni in treno 380 mila persone nel Nord-Ovest, 110 mila nel Nord-Est, 220mila al Centro, 150mila al Sud e poco più di 20mila persone nelle Isole. Più consistente il numero di quelli che hanno utilizzato il treno almeno qualche volta a settimana: 290mila persone nel Nord-Ovest, 180 mila nel Nord-Est, 230 mila al Centro, 200mila al Sud e 50mila persone nelle Isole.