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Milano-Cortina 2026: serve subito il decreto legge sulle infrastrutture

Photo credit: Enti Locali & Edilizia

(Come riportato da Marcello Frisone di Enti Locali & Edilizia)

L’Ad Vincenzo Novari: è fondamentale in quanto deve risolvere nodi viabili e ferroviari che da decenni gravano sulla Lombardia e il Veneto

Il Covid-19 e il potenziale conflitto (oggi inesistente) tra Governatori e sindaci di partiti avversari, fanno meno paura della burocrazia italiana. Sembra essere questa la maggiore preoccupazione di Vincenzo Novari, Ceo del Comitato organizzativo di Milano-Cortina 2026 intervenuto l’8 ottobre a chiusura di Made in Italy: the restart. «Sulla buona riuscita delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026- avverte l’amministratore delegato – l’unica cosa che mi spaventa di più è la parte burocratica a livello centrale.

Stiamo aspettando il decreto legge sulle infrastrutture che avrebbe dovuto essere già in vigore. È fondamentale in quanto – pur non collegato direttamente alle Olimpiadi – deve risolvere nodi viabili e ferroviari che da decenni gravano sulla Lombardia e il Veneto. Forse a settimane dovrebbe arrivare».

New normal e infrastrutture – «La pianificazione che ci porterà alle Olimpiadi invernali – ricorda Novari – è partita una settimana prima del lockdown, a fine febbraio 2020. Grazie al fatto che è un evento da qui a 6 anni, la prima fase di avvio della governance non ne ha risentito. Il modello al quale stiamo lavorando è completamente diverso rispetto alle precedenti Olimpiadi, è ispirato al new normal varato dal Cio nel 2014: bisognerà sfruttare risorse che ci sono già (per il 93%) e non costruire opere che poi non saranno utilizzate. L’unica struttura nuova sarà il Palazzo del ghiaccio a Milano che sarà sfruttato poi dalla cittadinanza».

Media company e strategia – Dei circa 1,5 miliardi necessari per coprire l’evento, 600 milioni dovranno essere “recuperati” dal comitato organizzatore. «La strategia – annuncia il Ceo – la sveleremo nei prossimi mesi, stiamo lavorando per attrarre investimenti con la consapevolezza che Milano-Cortina 2026 sarà l’unico grande evento mondiale di sport che avremo in Italia nei prossimi 20 anni.

Quindi sarà una vetrina unica, le gare saranno viste da 1,5-2 miliardi di persone. È un’occasione da non farci scappare e sono convinto che anche gli investitori non se la faranno scappare. Faremo in modo che sia l’Olimpiade dell’intera Italia e non soltanto di Milano-Cortina».

Sponsor, il debutto delle Pmi – Infine, un’altra novità. «In passato – conclude Novari – gli sponsor delle Olimpiadi erano pochi e di grandi dimensioni, nel 2026 anche le Pmi potranno partecipare. Plasmeremo le offerte al tessuto economico italiano, fatto di piccole e medie aziende».