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Lucchini Rs, a Bergamo le ruote intelligenti per l’Alta velocità

Photo credit: Corriere Web

(come riportato da Fabio Savelli sul Corriere della Sera)

Si chiama «sala montata». Una tecnologia coperta da brevetto l’ha resa anche intelligente grazie all’uso dei dati tramite un algoritmo proprietario.

Si tratta dell’insieme costituito da due ruote e dall’asse corrispondente (assile) di ogni treno. La Lucchini Rs, azienda tra i leader mondiali di «sale montate», fornitrici di tutti i più grandi costruttori e società di trasporto un anno fa ha sviluppato nel centro di ricerca di Lovere — comune affacciato sul lago d’Iseo — un sistema di sensoristica di bordo che permette di rilevare i carichi a cui è sottoposta.

Carichi dinamici, accelerazioni, flessioni, torsioni, misurati in tempo reale quando il treno è in movimento anche a 350 chilometri all’ora sui convogli dell’alta velocità. La centralina invia questi dati grezzi a bordo del treno, «il quale ha un algoritmo che correla gli spettri di carico, cioè la fatica che fa la sala montata nelle sue oscillazioni costanti rispetto al materiale di cui è fatta. Misura cioè la capacita di resistere alla fatica e serve a definire gli intervalli di ispezione», spiega l’amministratore delegato Augusto Mensi.

Si chiama Smartset ed è usata anche a bordo dei convogli Trenitalia. D’altronde la Lucchini Rs, oltre 150 anni di storia, è fornitrice storica della galassia Fs, ma anche dei convogli delle metropolitane e tram.

«Ora — dice Mensi — stiamo lavorando col Politecnico di Milano sulla manifattura predittiva. Cioè sulla previsione del consumo delle ruote per ridurre ulteriormente i costi quando i treni si fermano per fare il tagliando aumentando la sicurezza».

D’altronde l’azienda, oltre 425 milioni di fatturato consolidato, una quota di export vicina al 70%, è l’unica realtà al mondo del segmento ferroviario ad avere il ciclo integrato dell’acciaio che serve per realizzare le «sale montate».

Dalla materia prima del rottame di ferro all’attività a caldo di trasformazione. Dalla forgia di prodotti, come ruote ed assili, fino al prodotto completo passando attraverso la tornitura, verniciatura, l’assemblaggio, tutto in casa fino alla sala montata posta sotto il treno per entrare in esercizio. Nel 2006 ha avviato una joint-venture in Cina sfruttando il boom dell’alta velocità deciso a Pechino. Che ora conta la rete ferroviaria più capillare al mondo.