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Logistica, nuovi treni merci collegano Nord e Sud del Paese

(come riportato da Irene Anna Leone su Le Strade dell’Informazione)

Nuovi collegamenti da Padova per Bari e Catania, a Trieste potenziato il sistema ferroviario al servizio del porto giuliano

Uno dei settori che maggiormente ha risentito delle disposizioni per contenere la diffusione del coronavirus è sicuramente quello dei trasporti. Le restrizioni alla circolazione, la chiusura della gran parte delle attività commerciali e l’invito a rimanere nelle proprie abitazioni, prescritte dai decreti, hanno ridotto i viaggi e gli spostamenti delle persone nel nostro Paese. In questo quadro il trasporto delle merci, in particolare quello su rotaie, assurge a un ruolo più che mai oggi indispensabile per sostenere l’economia italiana.

A novembre 2019, Mercitalia Fast (Polo Mercitalia, gruppo FS Italiane) aveva festeggiato il primo anno dall’avvio del primo servizio al mondo del trasporto merci su treni ad Alta Velocità “All Freight Alta Velocità/Alta Capacità”. Oggi sono numerose le aziende di trasporti nazionali e internazionali, i corrieri e le aziende di produzione che si affidano al servizio, apprezzandone velocità, affidabilità ed economicità.

Da pochi giorni, lo scorso 3 aprile, è partito dall’Interporto di Padova il primo treno del nuovo collegamento intermodale multicliente di Mercitalia Intermodal (gruppo FS Italiane) diretto ai terminal di Bari e Catania.

Affidato ai locomotori di Mercitalia Rail, il nuovo treno parte il venerdì sera dalla città veneta per giungere ai terminal in Puglia il sabato e in Sicilia il lunedì. In direzione sud-nord, invece, parte da Catania il martedì e riparte da Bari il mercoledì, per giungere nell’interporto padovano il giovedì mattina. Nella stazione di Bari Lamasinata avviene la divisione o la riunificazione nei diversi percorsi.

Interporto Padova ha messo a disposizione il proprio terminal intermodale che, con gli ingenti investimenti degli ultimi anni, è in grado di rispondere in tempi brevissimi alle richieste di nuove relazioni e servizi da parte di nuove relazioni e servizi svolgendo il proprio ruolo di infrastruttura cardine nella rete intermodale italiana ed europea.

Le merci trasportate sono principalmente beni essenziali: prodotti alimentari, farmaceutici, carta, plastica. In seguito, il servizio punterà a intercettare tutte le altre merceologie attualmente ferme per il blocco delle attività produttive.

Inoltre, è stato avviato un nuovo potenziamento del sistema ferroviario al servizio del porto di Trieste. Lo scalo, entrato – unico porto italiano – nella top ten dei porti Ue secondo l’Eurostat (Trieste è al 9° posto per tonnellaggio totale; ai primi tre posti troviamo Rotterdam, Anversa e Amburgo, il quarto è Amsterdam), riceverà ulteriore slancio dalla ferrovia, che costituisce da sempre il tratto caratteristico del porto giuliano. Dallo scorso 1° marzo, Rfi (gruppo FS Italiane) ha restituito all’esercizio delle imprese ferroviarie la Transalpina nella tratta di collegamento da Villa Opicina a Trieste Campo Marzio e viceversa, lungo un percorso di 14 km, con inoltro dei treni via Rozzol, e una pendenza massima del 25 per mille. La vecchia linea asburgica torna operativa e costituisce un polmone alternativo per il porto di Trieste, che ha investito tanto sullo sviluppo ed efficientamento delle infrastrutture esistenti.