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Le strade del futuro intelligenti e connesse

Photo credit: ANAS

In Italia previsti 3 mila chilometri con un investimento iniziale di Anas di 250 milioni.

Strade intelligenti che ‘parlano’ con i veicoli e auto che comunicano tra loro, per scambiarsi condizioni meteo e del traffico, gestire parcheggi, rifornimenti, soccorsi o solo per condividere servizi di intrattenimento o itinerari turistici.

La mobilità del futuro sarà così e sulle strade, che ricaricheranno i veicoli elettrici mentre le percorrono, non saranno più una novità né auto volanti, come quella a tre ruote ma trasformabile in pochi minuti in elicottero realizzata dal costruttore olandese Pal-V, né macchine che camminano sulle zampe, come il prototipo di ‘ultimate mobility’ Elevate realizzato da Hyundai, utilizzabile sia per i primi soccorsi in caso di calamità naturali ma anche per facilitare la mobilità delle persone disabili.

Nell’ampia carrellata di idee che stanno rinnovando il panorama dei trasporti, riassunta dalla società Verti Assicurazioni che collabora con BVA Doxa sul progetto Trend Movers, non mancano i pneumatici Uptis senza aria e antiforatura, realizzati da Michelin, che arriveranno sul mercato nel 2024; o il gestore di connettività predittiva sviluppato da Continental, che raccoglie dati sulla qualità della rete lungo l’itinerario e utilizza per creare una mappa delle reti mobili disponibili, permettendo un’ottimizzazione nell’uso delle applicazioni multimediali.

Il Predictive Connectivity Manager sarà decisivo per permettere ai veicoli a guida autonoma di giungere a destinazione. Se rileva una diminuzione dell’ampiezza di banda lungo il percorso, insufficiente a scaricare mappe aggiornate ad alta risoluzione, potrà “precaricare” in anticipo la mappa HD dell’area.

Nella mobilità futura speciale attenzione verrà prestata alle tematiche della sostenibilità. Tra gli esempi, Verti cita il minibus a guida autonoma 01li, che si stampa in 3D e viaggia a energia solare, sviluppato dalla startup americana Local Motors, o il camper a energia solare Iveco Daily Electric.

E per prendere taxi o bus senza carte di credito, in Svezia c’è già un microchip installato sotto la pelle. Ma non ci può essere il futuro della mobilità senza le Smart Roads, ovvero quelle strade ‘intelligenti’ su cui mezzi e infrastrutture possono dialogare tra di loro.

Secondo il report Smart Roads presentato da Indra, società specializzata nella Smart mobility, le strade intelligenti genereranno nel 2022 un business da oltre 30 miliardi di dollari. E l’Anas non vuole restarne fuori.

L’obiettivo è di investire un miliardo di euro per realizzare in Italia 3 mila chilometri di ‘strade intelligenti’. La prima fase sarà realizzata nei prossimi tre anni con un investimento di circa 250 milioni, anche grazie a contributi europei ottenuti nell’ambito del Programma Operativo Pon Infrastrutture e Reti 2014-2020 del Ministero dei Trasporti.

Si e cominciato con la digitalizzazione di un tratto di 130 km dell’autostrada del Mediterraneo, per proseguire poi con l’installazione delle infrastrutture necessarie (reti di comunicazione in fibra ottica, telecamere, sensori e via dicendo) sul Gra di Roma e sulla strada per l’aeroporto di Fiumicino. 1 lavori proseguiranno sulla Orte-Mestre, in Veneto la statale 51 di Alemagna, in Sicilia la Tangenziale di Catania e l’autostrada Palermo- Catania.

Il progetto Smart Road di Anas prevede anche la realizzazione di apposite aree denominate Green Island in cui verrà prodotta energia elettrica rinnovabile, fotovoltaica e/o eolica ogni 30 km circa che alimenterà tutti gli apparati della Smart Road.

Nelle Green Island saranno installati sistemi di ricarica veicoli e sistemi di ricarica di droni per il monitoraggio e le ispezioni di opere civili e per una sorveglianza continua della strada. Insomma le autostrade digitali sono in arrivo, ora bisogna rinnovare il parco auto.