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Le smart road del futuro

(come riportato da Le Strade dell’Informazione)

Il gruppo Astm collabora con Anas al progetto Smart road per una gestione più intelligente e sicura della mobilità. Un articolo di Forbes Italia racconta in che modo

“L’impatto del coronavirus sul sistema di trasporto è enorme: forte riduzione delle entrate del traffico, ridimensionamento dell’esercizio attuato nel rispetto delle indicazioni delle autorità e per far fronte alle riduzioni della domanda.

Ecco perché occorre iniziare a progettare strategie a lungo termine a cominciare dall’analisi dei cambiamenti delle attitudini dei consumatori, valutando gli effetti duraturi dell’esperienza Covid-19”. Lo scrive Camilla Conti su Forbes Italia.

L’articolo continua mettendo in luce quella che è “la nuova sfida di Astm, holding del gruppo Gavio, secondo gestore al mondo di reti autostradali a pedaggio in concessione e presente in oltre 21 Paesi.

Le attività sono focalizzate in tre principali aree: gestione di infrastrutture autostradali attraverso le concessioni, progettazione e costruzione di grandi opere e tecnologia applicata alla mobilità dei trasporti.

Come c’era da aspettarselo, Astm è già in prima linea sul fronte della gestione intelligente del traffico grazie alla controllata Sinelec che è specializzata nello studio, progettazione, implementazione e manutenzione di soluzioni tecnologiche avanzate per il pedaggio elettronico e i sistemi di trasporto intelligenti.

Una realtà impegnata a concorrere alla creazione di un modello di mobilità sostenibile, caratterizzato da una gestione ottimizzata e sicura del traffico e delle infrastrutture di trasporto. Quelle che gli addetti ai lavori chiamano tolling & access management, pperations & traffic management, safety & security e connected mobility sono le principali aree di competenza, frutto dalla significativa esperienza aziendale maturata all’interno del gruppo in qualità di leader tecnologico.

L’obiettivo è supportare gli operatori stradali nell’affrontare le sfide della mobilità futura come l’introduzione di veicoli autonomi, automobili elettriche e nuovi modelli di mobilità basata sull’intermodalità. Attualmente è impegnata nell’implementazione del progetto Smart road di Anas, uno dei programmi più ambiziosi e innovativi di digitalizzazione della strada, con il ruolo di capogruppo di un raggruppamento di imprese in due iniziative distinte che interessano rispettivamente l’autostrada A2 “del Mediterraneo” e le autostrade A90 Grande Raccordo Anulare di Roma / A91 Roma-Aeroporto Fiumicino.

In A2 è prevista la realizzazione di un’infrastruttura tecnologica avanzata – necessaria per l’erogazione dei servizi C-ITS (Cooperative intelligent transportation system) – e di un’infrastruttura di base per garantire la comunicazione (rete a fibra ottica) e l’alimentazione (centrali alimentate da fonti rinnovabili) della smart road stessa la sostenibilità energetica dell’iniziativa sarà garantita attraverso la costruzione di apposite aree denominate Green Island, generatrici di energia elettrica destinata anche a favorire la circolazione dei veicoli elettrici. Il secondo progetto consentirà l’implementazione sia dei servizi C-its, sia di specifiche soluzioni digitali mirate all’ottimizzazione della sicurezza e dei flussi veicolari in un contesto ad alta intensità di traffico.

Nei piani dell’azienda anche lo sviluppo di soluzioni che permetteranno una gestione più intelligente, sicura e sostenibile della mobilità. La prima si chiama Libra/S e punta a gestire l’aumento del trasporto merci su strada, conseguenza anche dell’e-commerce. Governare efficacemente i veicoli pesanti significa non solo salvaguardare le infrastrutture esistenti, ma anche estendere il concetto di smart mobility al settore della logistica e agevolare la supply chain.

I cosiddetti sistemi Wim – ovvero i sistemi di pesatura dinamica Weigh-in-motion, che nascono proprio dall’esigenza di governare il fenomeno dei veicoli in sovraccarico nell’ambito dei trasporti su gomma – possono essere installati in prossimità delle infrastrutture critiche per fini statistici e sanzionatori oppure prima di porti e aree logistiche per ottimizzare i flussi di ingresso e uscita a beneficio dell’intera catena logistica.

Poi c’è la soluzione Sgate per i pedaggi: i sistemi free-flow contribuiranno significativamente a diminuire le code in entrata e in uscita dalle autostrade e le relative emissioni inquinanti, assicurando una gestione più efficiente e sostenibile del flusso veicolare. La piattaforma V2X di Sinelec si inserisce, invece, nel percorso di digitalizzazione delle infrastrutture di trasporto.

Consentirà la connessione e l’interazione bidirezionale tra auto, infrastruttura e gestore, indispensabile per il concretizzarsi del modelli C-ITS attraverso i quali gli operatori saranno in grado di aumentare la disponibilità e la sicurezza delle infrastrutture esistenti. Questa piattaforma diventa quindi un elemento chiave anche nei contesti urbani che andranno sempre più a integrarsi con quelli extraurbani.

La tecnologia consentirà l’ottimizzazione della distribuzione dell’informazione veicolandola solamente nei tratti di effettivo interesse e con maggiore anticipo possibile. Un esempio? Se ho in programma di prendere l’autostrada e si è verificato un incidente, non lo apprenderò durante l’imbocco o appena entrato, sarò informato in tempo utile per pianificare un itinerario alternativo.

Al contrario, se sono in autostrada e devo raggiungere il centro città, le agenzie urbane potranno diramare le informazioni al segmento autostradale di interesse, così che i viaggiatori optino per il percorso migliore, privo di rallentamenti. Importanti novità, infine, per quanto riguarda i pedaggi. Sinelec sta studiando dei metodi di pagamento alternativi a quelli esistenti, che permetteranno agli operatori stradali di inserire le loro reti nei nuovi modelli di mobilità introdotti dal paradigma del MaaS (mobility as a services)”.