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Italia – San Marino: confronto su aeroporto di Rimini e collegamenti viabilistici

Bilaterale al MIT tra la ministra De Micheli e i Segretari di Stato sanmarinesi Gatti e Canti

L’utilizzo dell’aeroporto di Rimini da parte della Repubblica di San Marino e i collegamenti viabilistici interregionali con l’Emilia Romagna e le Marche sono gli argomenti al centro dell’incontro bilaterale che si è tenuto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tra la Ministra Paola De Micheli, il Segretario di Stato sanmarinese alle Finanze con delega ai Trasporti, Marco Gatti e il collega con la delega alle Infrastrutture, Stefano Canti. 

Le autorità di San Marino hanno chiesto di partecipare insieme allo Stato Italiano a un progetto che possa far crescere la dimensione internazionale dell’aeroporto di Rimini.

La Ministra De Micheli ha sottolineato l’esigenza preliminare di chiarire il quadro dei rapporti che regolano l’utilizzo dell’aeroporto di Rimini da parte di San Marino e avanzato la proposta di costituire un tavolo tecnico, coordinato dal Dipartimento dei Trasporti del MIT, che coinvolga le autorità sanmarinesi e anche la società di gestione aeroportuale. Con l’obiettivo di definire le modalità di collaborazione più proficue per tutte le parti in causa.  

In tema di collegamenti viabilistici e infrastrutturali tra la Repubblica di San Marino e le Regioni confinanti, la Ministra De Micheli ha ricordato che da parte di Anas è già stata avviata la progettazione definitiva degli interventi lungo la Statale 72 ai quali verrà destinata adeguata copertura finanziaria. I lavori potranno essere appaltati a partire dal 2021.

Per quanto riguarda l’ampliamento del percorso della metropolitana leggera “Metromare” e la realizzazione di nuove ciclovie, è stata ribadita la disponibilità del MIT a valutare il finanziamento dei progetti che devono essere presentati dagli enti locali italiani e possibilmente sostenuti con risorse sanmarinesi.

Infine, il Segretario Gatti ha toccato il tema del divieto di circolazione per i veicoli immatricolati all’estero da parte di cittadini italiani, auspicando l’adozione di alcune deroghe, come nel caso delle auto aziendali.