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Il progetto “Infrastructure for the Future – i4Df” giunge al traguardo

(come riportato da Maura Sabato di Anas)

Anas ha partecipato in qualità di beneficiario nell’ambito di un ampio partenariato internazionale

Si è concluso il 30 settembre scorso il progetto europeo “Infrastructure for the Future – i4Df” ideato in ambito CEDR e finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Programma Horizon2020 (H2020) cui Anas ha partecipato in qualità di beneficiario nell’ambito di un ampio partenariato internazionale costituito da 20 partner – 19 dei quali Autorità nazionali di Infrastrutture di trasporto provenienti da 17 paesi – guidato dal Ministero delle infrastrutture e della gestione delle risorse idriche dei Paesi Bassi (RWS).

Tale studio ha avuto una molteplicità di obiettivi, finalizzati all’ottimizzazione della gestione ed implementazione delle attività di ricerca nel settore delle infrastrutture di trasporto, e nello stesso tempo volti: allo sviluppo di strumenti di coordinamento per l’individuazione di indirizzi strategici nel campo della ricerca e dell’innovazione applicata al settore delle infrastrutture di trasporto multimodale in vista della definizione del nuovo Programma Quadro Europeo della Ricerca; alla promozione dell’innovazione attraverso la predisposizione di modalità interattive di collaborazione tra gestori infrastrutturali, l’industria e gli istituti di ricerca, programmando attività di sviluppo condivise e rendendo, quindi, immediatamente operativi i risultati delle ricerche effettuate.

Anas ha svolto, in particolare, il ruolo di task leader dell’attività 2.1 “Design of a structured, reviewing process of the innovation activities” che ha portato allo sviluppo di un innovativo meccanismo di gestione e coordinamento dei progetti, basato sul modello Stage-Gate, finalizzato ad incrementare l’efficienza del processo di implementazione dei risultati della ricerca e a minimizzare il rischio associato a progetti di lungo respiro.

Il modello prevede nello specifico la suddivisione del progetto in fasi (Stage), seguite dal controllo sui risultati conseguiti (Gate) per valutare l’opportunità o meno di procedere con le attività previste nelle fasi successive. Il controllo dei singoli progetti è inoltre coniugato e sincronizzato con le azioni di revisione del portfolio progetti e la pubblicazione di call annuali su specifici argomenti oggetto del programma di ricerca sviluppato nell’ambito del progetto i4Df.

Il progetto ha, inoltre, portato alla formazione di sette “Collaboration Group” su altrettante tematiche, nell’ambito dei quali il nuovo modello di gestione e coordinamento sarà applicato. Ciascun gruppo avrà il compito di finanziare, con il meccanismo della common pot o mediante la partecipazione a bandi Europei, progetti sui temi della ricerca individuati.  Ad Anas è stato assegnato il coordinamento del gruppo “Preserving the Environment”, focalizzato sui temi di ricerca ambientali, attualmente di grande interesse ed in linea con il Green Deal Europeo.

Le attività di progetto sono iniziate ad ottobre 2018, a seguito dell’ammissione del progetto a finanziamento europeo dopo la partecipazione – con esito positivo – alla procedura competitiva a livello europeo (Call for Proposal H2020-MG-2018-Singlestage “Coordinating national efforts in modernizing transport infrastructure and provide innovative mobility services”). 

Il 26 settembre 2018 è stato, poi, sottoscritto tra i coordinatori e l’Agenzia Esecutiva della Commissione Europea per le Reti e l’Innovazione (INEA) il contratto di finanziamento (Grant Agreement) che ha assegnato al progetto un contributo a fondo perduto pari al 100% delle spese ammissibili maggiorato di un 25% di costi indiretti, per un importo massimo di € 1.204.006,25 (di cui € 64.125 di competenza Anas).

Nel corso del progetto, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, gran parte degli eventi strategici europei (Transport Research Arena TRA, TEN-T days ecc.) nei quali era prevista l’attività di disseminazione del progetto sono stati annullati o svolti “virtualmente” così come la conferenza finale di presentazione degli output raggiunti, e se ciò ha richiesto una rimodulazione delle attività inizialmente previste, ha anche consentito la messa a punto ulteriore di efficaci modalità smart di condivisione remota dei contenuti.

Sono ora state avviate dai coordinatori le attività per la rendicontazione finale dei costi sostenuti nel corso del progetto dai partner, da concludersi entro i prossimi 2 mesi in linea con le disposizioni del GA, ai fini della successiva richiesta di pagamento del saldo del contributo europeo.

Un ottimo lavoro di squadra che ha visto coinvolte le direzioni Anas (DIV per le attività di natura tecnica e DAFPC/FIN/FA per le attività di gestione del contributo europeo e di rendicontazione delle spese sostenute) nell’ambito del partenariato internazionale che saranno certamente messe a frutto e replicate in altri scenari progettuali futuri.

Il video riepilogativo del progetto e delle sue finalità