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Dl Agosto, 500 tecnici per gli appalti: le novità in arrivo

Photo credit: Quotidiani Verticali Web

(come riportato da Mauro Salerno su Enti Locali & Edilizia)

Confermato anche l’obiettivo di correggere le norme sulle irregolarità fiscali in gara. Seicento milioni in tre anni per ponti e viadotti

Un mini-esercito di 500 professionisti per rafforzare gli uffici di progettazione delle stazioni appaltanti, in deroga alle norme sulle assunzioni; un piano per la messa in sicurezza di ponti e viadotti con un fondo triennale di 600 milioni; la revisione della clausola del codice appalti (articolo 80) che consente di escludere le imprese per irregolarità non definitivamente accertate e ancora un piano per l’adeguamento degli ascensori agli standard di sicurezza e nuovi tetti di spesa per il miglioramento sismico dei capannoni industriali con la benedizione del Fisco.

Sono le principali modifiche con impatto sul mondo degli appalti, dei lavori pubblici e dell’edilizia previste da una serie di emendamenti di maggioranza al Dl Agosto, entrati nel pacchetto delle 867 correzioni “segnalate” dai gruppi di riferimento e dunque con maggiori probabilità di arrivare al traguardo dell’approvazione finale.

Il nuovo decreto da 115 articoli varato in piena estate dal Governo per far fronte alle conseguenze economiche della pandemia è all’esame della commissione Bilancio del Senato per la conversione in legge, con votazioni che presumibilmente entreranno nel vivo solo la prossima settimana. L’approdo in Aula è previsto per il 5 ottobre. Poi si passerà alla Camera. Montecitorio avrà solo il tempo di approvare in via definitiva il testo, che scade il 13 ottobre.

Iniezione di tecnici per far ripartire gli appalti
Assumere, in deroga, 500 “funzionari tecnici altamente specializzati per rafforzare gli uffici di progettazione e delle stazioni uniche appaltanti delle Province e delle Città metropolitane”, anche per favorire i processi di digitalizzazione della pubblica amministrazione locale. È quanto chiede un emendamento, a prima firma del senatore Pd Alan Ferrari, “segnalato” in vista dell’esame del Dl.

Lo scopo principale è quello di mettere gli enti pubblici nelle condizioni di dotarsi di un parco di progetti da mandare in gara e a cascata far ripartire gli appalti.

Le assunzioni dovrebbero avvenire in un colpo solo (“con una procedura unica”, dice l’emendamento) attraverso una commissione nominata presso il Dipartimento della Funzione pubblica. Allo stesso Dipartimento toccherebbe il compito di individuare i fabbisogni di personale da assumere definendo tempi e modalità del super-concorso entro il prossimo 31 ottobre.

Ad annunciare un piano straordinario di assunzioni per portare “ingegneri, architetti, geologi, tecnici con competenze digitali” nella Pa era stata due giorni fa la ministra Fabiana Dadone durante un’audizione alla Camera sul Recovery Fund.

Seicento milioni per mettere in sicurezza ponti e viadotti
Un piano finanziato con 200 milioni all’anno tra il 2021 e il 2023 per mettere in sicurezza ponti e viadotti. Il progetto è al centro di un emendamento (anche questo segnalato e a prima firma del senatore Ferrari. L’emendamento prevede che sia un decreto del Mit, di concentro con il Mef, a distribuire le risorse “a favore delle città metropolitane e delle province territorialmente competenti” tenendo conto soprattutto dei profili di rischio.

Imprese in gara, dietrofront sulle irregolarità fiscali non accertate
Annunciati un dietrofront – o almeno una correzione di rilievo – sulle irregolarità fiscali non accertate che possono costare l’esclusione dalle gare pubbliche delle imprese, anche per importi non commisurati al valore degli appalti in gioco e con ampi margini di discrezionalità degli enti appaltanti. In campo ci sono diversi emendamenti segnalati dalle forze di maggioranza.

Gli obiettivi sono due: alzare la soglia al di sopra della quale la violazione viene considerata grave (dai 5mila attuali si dovrebbe passare a 50mila, decuplicando la somma) e fissare dei criteri certi per la valutazione delle stazioni appaltanti.