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De Micheli: Sat e Rg-Ct passeranno ad Anas. Simonini: nessun problema

La ministra anticipa l’applicazione delle misure previste dall’articolo 35 del Milleproroghe. Ance: far slittare le norme sulle ritenute fiscali

Un articolo di Massimo Frontera e Mauro Salerno scritto per Edilizia e Territorio sulla possibilità che Anas possa gestire l’autostrada di Sat e l’autostrada Ragusa-Catania.

La norma contenuta nel Milleproroghe sul passaggio temporaneo ad Anas delle concessioni autostradali in caso di revoca o decadenza, «prevede che questa sia una possibilità. Ma io vi dico che le due concessioni già in fase di transazione, Sat e Ragusa-Catania, anche se nell’articolo è prevista una facoltà, molto, molto probabilmente verranno acquisite da Anas». Lo ha detto ieri la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli in audizione alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio della Camera che stanno esaminando il decreto legge Milleproroghe per la conversione in legge.

Poco prima lo stesso amministratore delegato dell’Anas, Massimo Simonini, sempre parlando alle commissioni della Camera aveva assicurato che l’Anas non avrebbe avuto alcun problema a gestire la rete che gli sarebbe stata attribuita in attuazione della misura prevista dall’articolo 35 del decreto legge.

Rispondendo a una precisa domanda del presidente della commissione Bilancio Claudio Borghi (Lega), Simonini ha dato la sua assicurazione: «che Anas è in grado di gestire questa fase lo dimostrano i numeri», ha detto. E ha spiegato: «Il fatto che l’anno scorso abbiamo acquisito 3.500 km di strade provinciali, e quest’anno ne acquisiremo altri 3.700 senza risorse, senza mezzi e con la rete stradale in condizioni critiche, già risponde alla domanda».

«La rete autostradale – ha osservato Simonini – è mediamente ben tenuta e quindi questo problema non c’è». «Ovviamente – ha avvertito l’Ad – l’Anas deve salvaguardare il proprio patrimonio: non possiamo pensare che queste cose possano essere fatte a discapito.

Occorrerà pensare, nell’ambito dell’analisi parlamentare, al personale che la concessionaria deve passare ad Anas: sarà quello l’elemento che consentirà le maggiori risorse che Anas potrebbe utilizzare».

Le commissioni di Montecitorio hanno ascoltato anche l’Aiscat, che riunisce le concessionarie autostradali, fortemente contrarie alle misure previste dal decreto. «Non mi pare di poter considerare alcune azioni di questo Governo come coerenti con il dettato della Commissione europea», ha affermato il direttore generale di Aiscat, Massimo Schintu, nel suo intervento.

Ance, far slittare l’applicazione delle ritenute fiscali sugli appalti
Sempre ieri le commissioni hanno ascoltato anche l’Ance. L’associazione dei costruttori ha chiesto di far slittare al secondo semestre 2020 l’entrata in vigore della stretta sulle ritenute fiscali negli appalti (chiarendo anche alcune difficoltà interpretative), di prorogare almeno fino al 2030 la validità dei bonus per la messa in sicurezza sismica degli immobili, di riaprire i termini per la detrazione commisurata all’Iva sull’acquisto delle abitazioni a basso consumo energetico (classi A e B) e, infine, di ripensare la scelta del commissario straordinario per l’ammodernamento delle strade siciliane.

Sulle ritenute fiscale negli appalti, la richiesta della proroga si accompagna all’invito a semplificare la procedure eliminando l’obbligo di F24 per singolo committente e alla richiesta di precisare che «le condizioni di esclusione dall’applicazione della nuova disciplina siano alternative».

L’Ance esprime «perplessità» sull’idea del commissario straordinario per le strade siciliane. Per i costruttori l’uso dei commissari deve mirato a velocizzare la fase di autorizzazione delle opere, così come avvenuto per rendere più rapida la realizzazione della tratta ad Alta velocità Napoli-Bari, «con piena salvaguardia delle regole sul confronto concorrenziale nell’affidamento degli appalti».