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Covid-19, logistica e trasporti: le priorità

(come riportato da Trasporti-Italia.com)

Il comparto della logistica e dei trasporti è stato oggetto di importanti misure di sostegno contenute nel recente decreto “Cura Italia”, ma sono diverse le questioni rimaste ancora aperte anche in conseguenza al perdurare dei provvedimenti di contenimento del Covid-19.

Se ne è parlato in un’intervista in esclusiva di Trasporti-Italia a Emanuele Scagliusi, Capogruppo Movimento 5 Stelle della commissione Trasporti alla Camera dei deputati, al lavoro sul nuovo decreto di prossima emanazione.

– Quanto è importante per l’Italia in questo momento la tenuta del sistema trasporti e logistica?

Il settore dei trasporti ha un ruolo cruciale da svolgere nella fornitura di beni primari utili al superamento di questa crisi. I trasporti, la logistica e tutta la catena di approvvigionamento, ricoprono in questo momento critico un ruolo fondamentale, consentendo la continuità dei servizi e la circolazione delle merci. Un ruolo vitale, il loro, nel sostenere le misure e le azioni intraprese sia a livello nazionale che europeo per contenere la diffusione del Covid-19.

L’economia italiana è strettamente connessa ai mercati europei, se i flussi di merce non funzionano, si rischia il collasso dell’intera economia. Il trasporto ferroviario delle merci in particolare ha un ruolo fondamentale per connettere i mercati e gli scambi europei.

– Dopo i primi provvedimenti emergenziali contenuti nel decreto Cura Italia e l’emanazione delle Linee guida per la sicurezza, quali priorità sta prendendo in esame la Commissione Trasporti?

Con il decreto Cura Italia abbiamo provveduto a fare un primo passo, potenziando il Fondo di Garanzia alle PMI, garantendo alle aziende italiane la sospensione di tutti gli adempimenti, lo stop pagamento dell’Iva e la sospensione delle cartelle esattoriali, oltre ad assicurare incentivi per interventi di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro. Stiamo lavorando per inserire, già nel prossimo decreto ulteriori provvedimenti a favore delle categorie produttive, da sostenere in questo momento di grande difficoltà.

In questi giorni al Senato abbiamo presentato emendamenti al decreto Cura Italia per l’estensione della proroga al 30 giugno sulla scadenza delle revisioni ai trasporti internazionali, la deroga ai tempi di guida e riposo per i conducenti e la proroga del permesso provvisorio di guida senza ulteriori oneri. Interveniamo con efficacia sulla criticità delle attività di revisione dei mezzi pesanti già dalla proposta di modifica al Codice della Strada. Abbiamo già sospeso versamenti, ritenute, contributi ex art. 8 del Decreto Legge 2 marzo 2020, n. 9 anche a tutto il mondo della filiera logistica. Faremo tutto il possibile per sostenere le nostre imprese e dare risposta a ogni criticità.

– L’autotrasporto continua a garantire la mobilità delle merci su tutto il territorio nazionale, ma le imprese si trovano ad affrontare problematiche come i blocchi ai valichi con alcuni stati europei e l’assenza di liquidità. Come intende rispondere il governo?

Per le merci non ci sono blocchi anche se sono stati rafforzati i controlli dal punto di vista sanitario. Una buona notizia è quella che giunge dal fronte europeo ovvero la creazione di corridoi verdi per le merci, con tempi di attraversamento delle frontiere di 15 minuti al massimo, annunciata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

La Farnesina sta seguendo con la massima attenzione l’evoluzione della situazione del transito delle merci: le pur comprensibili misure di controllo alla frontiera debbono sempre essere proporzionate, come auspicato anche dalla commissione UE, e non implicare eccessive restrizioni alla circolazione delle merci, che rimane libera anche per garantire i necessari approvvigionamenti a tutti.

– A che punto è l’elaborazione del decreto sulla deroga ai tempi di guida e di riposo per i conducenti annunciato dalla ministra Paola De Micheli?

Nelle scorse ore c’è stato un incontro in videoconferenza tra la ministra Paola De Micheli e i rappresentanti delle confederazioni del settore, dedicato alle misure di sostegno economico per i settori del trasporto e della logistica, penalizzati dall’emergenza sanitaria da Covid19, ma rimasti operativi per la movimentazione di merci e beni essenziali in tutto il Paese. Come confermato dalla stessa ministra, il prossimo Decreto – che arriverà subito dopo Pasqua – conterrà le misure per la piena ripartenza dell’economia e anche del comparto del trasporto, tra cui si prevede anche la deroga ai tempi di guida e di riposo dei conducenti. Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (Mit) è al lavoro su più fronti per assicurare al settore le risposte economiche richieste e il tavolo si riunirà nuovamente la prossima settimana.

– Sono previste particolari misure o forme di potenziamento della logistica ferroviaria per garantire l’approvvigionamento di beni essenziali?

Come detto, c’è un dialogo continuo con le confederazioni del settore nelle sue varie articolazioni e si cercherà di venire incontro a tutte le richieste. Inoltre, la ministra De Micheli ha scritto una lettera, insieme ai ministri di altri Paesi europei, per chiedere all’Unione Europea di intervenire per ripristinare collegamenti stabili nei trasporti e l’adozione immediata di misure forti di sostegno a tutto il settore. Tra le richieste, c’è quella di assicurare la continuità del trasporto di tutte le merci all’interno dell’Unione Europea, in particolare la fornitura di beni essenziali quali i prodotti alimentari, farmaceutici, equipaggiamento medico, carburanti. In un momento come questo, la risposta alla crisi che il settore sta vivendo deve necessariamente avere una dimensione europea.

– La Commissione lavorerà anche a nuove misure per agevolare gli operatori portuali?

La commissione è al lavoro, in costante contatto con gli operatori del settore, per definire una linea di intervento emendativa con misure importanti a favore del settore, tra le quali si sta ragionando a una proroga delle autorizzazioni in essere o già scadute, la cancellazione dei canoni demaniali e l’utilizzo dello strumento del credito d’imposta per interventi produttivi strutturali finalizzati a ricapitalizzazione societaria, investimenti produttivi e incremento delle esportazioni. Tutti i nodi verranno sciolti nei prossimi giorni. Intanto, quel che è certo, è che il Mit ha già avviato quattro bandi dal valore di 480 milioni di euro per lo sviluppo di progetti di recupero per waterfront, accessibilità turistica, Green Ports e digitalizzazione della logistica in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Inoltre, prosegue il tavolo con i presidenti delle Autorità di Sistema Portuale per l’individuazione degli interventi di sostegno finanziario e di rilancio dei Porti e delle imprese che operano nei porti. È stato istituito un gruppo di lavoro congiunto – Mit e Autorità di Sistema Portuale – per il rapido utilizzo di risorse già disponibili, per un più efficace contenimento delle ricadute negative e una rapida ripartenza dell’economia del mare.