(come riportato da Carlo Argeni su Le Strade dell’Informazione)
Pechino e Shanghai impegnate a favorire la sperimentazione degli autonomous vehicles
Sono cinquantadue le strade che Pechino, megalopoli capitale della Repubblica popolare cinese con oltre 20 milioni di abitanti, ha messo a disposizione per la sperimentazione “sul campo” delle driverless car nel distretto di Haidian, il centro tecnologico della città.
Si tende a favorire, in questa maniera, lo sviluppo dei progetti in essere nel dinamico settore dell’automotive, alcuni in fase molto avanzata, consentendo di testare le vetture senza conducente. Sempre più arterie, stando a quanto comunicato dalle autorità locali, saranno destinate a favorire l’innovazione tecnologica correlata al trasporto intelligente.
A Shanghai, inoltre, prenderanno il via, nel distretto di Jiading, i test delle auto della start up Pony.ai. In quest’area, tra l’altro, è una curiosità, sono presenti società impegnate nello sviluppo del servizio di robotaxi. La flotta di Pony.ai è composta da oltre cento veicoli che finora hanno percorso, in modalità driverless, oltre 2,5 milioni di chilometri in Cina e negli Usa.
Una ricerca condotta da Alix Partners, società di consulenza globale, ha evidenziato che gli automobilisti cinesi sono quelli ad avere la massima propensione all’utilizzo di veicoli a guida autonoma: ben l’84% dei 6.500 intervistati (di sei Paesi differenti) si sono detti favorevoli. Al secondo posto c’è l’Italia, con il 67%.