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Catalfo: parte il primo pacchetto del decreto “Cura Italia”, finanziamenti alle Pmi tra le misure

Photo credit: www.facebook.com/catalfonunzia

(come riportato da Adnkronos.com)

Bonus 600 euro ai lavoratori autonomi, finanziamenti alle pmi, voucher baby sitter, ammortizzatori sociali. Il primo pacchetto di misure contenute nel decreto legge ‘Cura Italia’ per le famiglie, i lavoratori e le imprese è finalmente partito. Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha infatti comunicato nel pomeriggio di ieri che da oggi inizierà il pagamento del bonus 600 euro per oltre 1,8 milioni di lavoratori mentre dal Mise e dall’Abi è arrivato l’annuncio della disponibilità online del modulo che le pmi dovranno presentare per la richiesta di garanzia fino a 25mila euro.

Bonus 600 euro: saranno in pagamento indennità per oltre 1,8 milioni di lavoratori, l’11% a favore di liberi professionisti e collaboratori, il 67% di lavoratori autonomi e il 22% di lavoratori agricoli. Complessivamente sono arrivate oltre 4 milioni di domande e l’Inps, quindi restano da gestire ancora 3 milioni che l’Istituto punta a liquidare prima della fine della settimana.

Finanziamenti pmi: da ieri è possibile presentare il modulo per la richiesta di garanzia dei prestiti fino a 25.000 euro. È disponibile online sul sito ‘fondidigaranzia’ il documento che il beneficiario dovrà compilare e inviare per mail (anche non certificata) alla banca o al confidi al quale si rivolgerà per richiedere il finanziamento. Diventano così attuative le misure approvate in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti.

Bonus baby sitter: le 40.000 richieste dovrebbero andare in pagamento oggi sul Libretto famiglia.

Congedo parentale: sono circa 200.000 le domande di congedo parentale speciale, con il pagamento della retribuzione al 50% per massimo 15 giorni) che in gran parte sono già state anticipate dalle aziende ai dipendenti.

Cig: la cassa ordinaria è stata richiesta da 300.000 imprese per un totale di 4,5 milioni di lavoratori (quasi la metà degli importi è stata anticipata dai datori di lavoro mentre la parte restante dovrebbe essere pagata entro 30 giorni).