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Brescia-Verona: via libera del Cipe al II lotto

(come riportato da Massimo Frontera su Edilizia e Territorio)

In partenza l’alta velocità Brescia-Verona. Da Rfi fanno sapere che tutto è pronto per aprire i cantieri del primo lotto funzionale da oltre 1,6 miliardi, mentre è arrivata anche la buona notizia della pubblicazione in Gazzetta della delibera n.68/2019 che approva il secondo lotto costruttivo della tratta ferroviaria veloce affidata a Cepav2. Inoltre, in Gazzetta è in arrivo anche la delibera n.69/2019 (approvata a novembre) che approva il progetto del nodo di Verona Ovest, del valore di 376 milioni. Non solo. Nei prossimi giorni il Mit trasmetterà al Cipe anche il progetto preliminare del nodo di Verona Est. Secondo indiscrezioni, il Mit ha praticamente concluso l’istruttoria su quest’ultimo progetto urbano – dal costo di 380 milioni (interamente finanziato dal contratto di programma) – e conta di trasmetterlo al Cipe entro marzo (salvo imprevisti). Il progetto di Verona Est, anche se solo allo stadio preliminare, è importante per la definizione del tracciato che prosegue verso Vicenza.

L’ok del Cipe al II lotto costruttivo

Come si diceva, sulla Gazzetta del 10 marzo è stata pubblicata la delibera del Cipe che approva la realizzazione del II lotto costruttivo dell’alta velocità Brescia-Verona (del I lotto funzionale). Il costo di questo lotto costruttivo, in base al progetto definitivo, è di 607 milioni di euro, interamente finanziato. L’atto integrativo tra Rfi e Cepav2 prevedeva già una opzione per il secondo lotto (quello appunto sbloccato dal Cipe con la delibera appena pubblicata), questo significa che la contrattualizzazione con il general contractor sarà un passaggio formale che non richiederà tempi lunghi. Il bando Rfi del secondo lotto – fanno sapere dalla società del gruppo Fs, sarà un appalto integrato, e richiederà pertanto il tempo della progettazione esecutiva.

L’Av Brescia-Verona. il quadro d’insieme

Complessivamente, la tratta ad alta velocità ferroviaria Brescia-Verona costa 3,43 miliardi di euro ed è finanziata per 2,875 miliardi. Più esattamente, con 1,892 miliardi è stato finanziato il I lotto costruttivo del I lotto funzionale che comprende lunghi tratti in galleria e che è appunto quello che sta per trasformarsi in cantieri. Più esattamente, l’appalto prevede opere civili per oltre 40 km «in prevalente affiancamento all’Autostrada A4 Milano-Verona e quelle dell’interconnessione di Verona Merci».

C’è poi il II lotto costruttivo da 607 milioni del II lotto funzionale, che è appunto quello sbloccato dalla delibera Cipe pubblicata il 10 marzo. Questo secondo lotto prevede, diversamente dal primo, interventi di armamento ferroviario e di tipo tecnologico. Più esattamente, l’appalto richiederà il completamento delle opere civili legate alla «interconnessione di Brescia Est per 5,2 km» oltre alla «realizzazione della sovrastruttura ferroviaria e degli impianti tecnologici dell’intero Lotto funzionale Brescia Est-Verona». Confermata la realizzazione della fermata intermedia per l’accesso all’area turistica del basso Garda.

Finanziato, con 376 milioni, anche il nodo urbano di Verona Ovest, oggetto della citata delibera Cipe n.69, sulla quale la Corte dei Conti sta completando la verifica e che è attesa in Gazzetta in tempi brevi. L’unico a non risultare finanziato è il II lotto funzionale (“Quadruplicamento in uscita da Brescia”) che ha un costo di 555 milioni di euro.

La pausa dell’analisi costi-benefici

Dalla lettura della delibera si ricava che l’analisi costi-benefici ha richiesto un tempo aggiuntivo di dieci mesi rispetto alla precedente previsione. Questo è infatti il tempo aggiuntivo richiesto dal general contractor alla committenza. Tuttavia, il general contractor si è impegnato a recuperare parte di questo tempo a patto che l’approvazione del Cipe al II lotto costruttivo fosse arrivata entro novembre 2019. Cose che è accaduta, perché la delibera 68/2019 pubblicata in Gazzetta a marzo, è stata approvata il 21 novembre scorso dal Cipe.

Il nuovo cronoprogramma: apertura a dicembre 2025

In base al nuovo cronoprogramma, il general contractor Cepav2 si è impegnato a concludere i lavori dell’Alta velocità Brescia-Verona entro novembre 2025 (in modo da poter attivare la tratta entro il dicembre successivo), tre mesi prima rispetto al febbraio 2026 (termine calcolato in base al tempo aggiuntivo di 10 mesi, lamentato dallo stesso general contractor, necessario per l’analisi costi-benefici).