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Anas, ancora 7 miliardi di contenzioso con le imprese

Il piano straordinario per la risoluzione delle controversie ha finora fruttato la soluzione di partite per 4,3 miliardi. In media riconosciuto il 10% della richiesta dei costruttori

Mauro Salerno per Edilizia e Territorio ha pubblicato oggi un articolo sul piano per la risoluzione del contenzioso di Anas con le imprese di costruzione.

Ammonta ancora a sette miliardi il contenzioso tra Anas e i costruttori oggetto di un piano straordinario di risoluzione delle controversie che la Spa delle strade sta portando avanti dal 2017. Da allora, in base all’ultimo aggiornamento, l’Anas è riuscita a condurre in porto la conclusione di accordi per un controvalore di 4,3 miliardi.

Un dato non trascurabile, ma che comunque dà la misura di quanto sia problematico definire le posizioni aperte, anche a causa di procedure che, fin dall’inizio, la stessa società ha bollato come farraginose.

Non è un caso allora che il decreto Milleproroghe – che da questa settimana comincia a entrare nel vivo in Parlamento, con lo svolgimento delle audizioni – si è occupato della questione, allungando di tre anni la durata del programma che, in teoria, avrebbe dovuto concludersi a fine 2019.

Grazie al Milleproroghe (Dl 162/2019) la società guidata da Massimo Simonini potrà allungare fino al 2022 il periodo di vigenza del piano. Come detto, restano da definire controversie per 7 miliardi.

Il decreto, andato in Gazzetta il 30 dicembre, offre un’altra stampella alla riuscita del piano, autorizzando la definizione delle controversie con i general contractor da cui, per stessa ammissione dell’azienda, arrivano la stragrande maggioranza di riserve e richieste di risarcimento. La norma non fa altro che dare copertura normativa a operazioni su cui l’Anas ha già lavorato seguendo tutte le procedure del caso, inclusa la richiesta di autorizzazione all’Anac.

Il testo precedente faceva però riferimento solo alle “imprese”, così qualcuno si era fatto venire il dubbio che le procedure con i general contractor non potessero essere incluse nel piano. La copertura offerta dal decreto Milleproroghe serve a spazzare via ogni dubbio.

Non cambia invece la dotazione finanziaria del programma che poteva contare fin dall’inizio su una dote di 800 milioni. Bisognerà se alla fine queste risorse basteranno. Al momento l’Anas fa sapere che i contenziosi si chiudono riconoscendo in media un valore pari al 10% della richieste di risarcimento avanzate dalle imprese.

Un valore che, tenendo conto del contenzioso già definito, fa emergere il rischio che alla fine la coperta risulti tropo corta.