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Alta velocità ferroviaria Brescia-Verona: 376 milioni per il nodo Verona Ovest

Photo credit: www.veronasera.it

(come riportato da Massimo Frontera su Edilizia e Territorio)

Dopo la pubblicazione in Gazzetta della delibera n. 68/2019 che approva il secondo lotto costruttivo della tratta ferroviaria veloce affidata a Cepav2, è arrivata anche la successiva delibera approvata dal Cipe lo scorso 11 novembre, n.69/2019, che approva (con prescrizioni) anche il progetto preliminare del nodo di Verona Ovest, del valore di 376 milioni.

Il nodo di Verona Ovest

La delibera Cipe n.69/2019 approvata lo scorso 21 novembre approva il progetto preliminare del nodo urbano di Verona Ovest, cioè della linea di ingresso nella città proveniente da Brescia. Il progetto, interamente finanziato per 376 milioni di euro, è previsto nell’accordo di programma 2017-2021 Mit-Rfi. L’intervento, stima il progetto preliminare, avrà una durata di circa tre anni (1062 giorni) e un costo esatto di 375,85 milioni di euro. Nel costo sono inclusi 7,37 milioni di euro per opere compensative. Il ministero delle Infrastrutture, in sede di approvazione della progettazione definitiva, «provvederà – precisa la delibera Cipe – alla verifica di ottemperanza alle prescrizioni che debbono essere recepite in tale fase, ferme restando le verifiche di competenza della Commissione tecnica VIA/VAS e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo».

L’Av Brescia-Verona. Il quadro d’insieme

Complessivamente, la tratta ad alta velocità ferroviaria Brescia-Verona costa 3,43 miliardi di euro ed è finanziata per 2,875 miliardi. Più esattamente, con 1,892 miliardi è stato finanziato il I lotto costruttivo del I lotto funzionale che comprende lunghi tratti in galleria e che è appunto quello che sta per trasformarsi in cantieri. L’appalto prevede opere civili per oltre 40 km «in prevalente affiancamento all’Autostrada A4 Milano-Verona e quelle dell’interconnessione di Verona Merci». C’è poi il II lotto costruttivo da 607 milioni del II lotto funzionale (sbloccato dalla delibera Cipe n.68 pubblicata il 10 marzo in Gazzetta). Questo secondo lotto prevede, diversamente dal primo, interventi di armamento ferroviario e di tipo tecnologico. Più esattamente, l’appalto richiederà il completamento delle opere civili legate alla «interconnessione di Brescia Est per 5,2 km» oltre alla «realizzazione della sovrastruttura ferroviaria e degli impianti tecnologici dell’intero Lotto funzionale Brescia Est-Verona». Confermata la realizzazione della fermata intermedia per l’accesso all’area turistica del basso Garda. In ballo c’è anche il progetto preliminare del nodo di Verona Est (dal costo di 380 milioni di euro) che, secondo previsioni precedenti allo scoppio dell’emergenza pandemia, il Mit avrebbe dovuto inviare al Cipe entro la fine di marzo. Poi c’è il ricordato nodo urbano di Verona Ovest oggetto della delibera Cipe n.69 appena pubblicata. Infine, l’unica tratta a non risultare ancora finanziata è il II lotto funzionale (“Quadruplicamento in uscita da Brescia”) che ha un costo di 555 milioni di euro.