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A Mirafiori saranno prodotte 80 mila 500 Elettriche

Photo credit: TGCOM 24 

(Come riportato in una nota di TGCOM 24)

La storia di Mirafiori abbraccia il secolo dellʼautomobile, il XX, e sfonda in questo secolo allʼinsegna dellʼelettrificazione.

Più di una fabbrica, un polo per lʼeconomia di Torino.

La storia di Mirafiori abbraccia il secolo dellʼautomobile, il XX, e sfonda con caparbietà in questo secolo, allʼinsegna dellʼelettrificazione. Nato nel 1939, il grande stabilimento torinese ha via via accolto la gran parte della produzione Fiat, inclusi modelli epocali come la Topolino, la 500, la 600 e la 127. Adesso la bella notizia di Mirafiori che assembla la 500 Elettrica, compresa la variante 3+1 presentata di recente.

Con oltre 80 anni sulle spalle, la lunga storia di Mirafiori incrocia quella dellʼItalia: lo sviluppo industriale, la ricostruzione post-bellica, il boom economico e la motorizzazione di massa. Fu creata nel 1939 per produrre la 500 Topolino, vettura simbolo della Fiat, disegnata da quel gigante del design che fu Dante Giacosa, dalla cui mano uscì anche la 500 nel 1957. Mirafiori ha poi vissuto anni difficili, soprattutto gli ultimi decenni, in cui però si è convertita ad altre attività ‒ il Motor Village, lʼHeritage Hub Fiat, la sede di FCA Bank ‒ restando sempre centrale come polo economico del capoluogo piemontese.

Con la nuova 500 Elettrica lo stabilimento riprende a produrre veicoli, 80 mila annue la stima della city car al 100% elettrica. Il gruppo FCA vi ha investito 700 milioni di euro e oggi lavorano a Mirafiori 1.200 persone. Considerando lʼindotto che la 500 Elettrica genera, ci sono circa 20.000 persone che gravitano attorno alle sue attività: ingegneria e design, vendite, servizi finanziari e ricambi. Mirafiori è oggi il più grande complesso di FCA nel mondo, e dire che negli Usa ce ne sono di mega-stabilimenti ex Chrysler.

Il nuovo corso di Mirafiori è legato chiaramente alla mobilità sostenibile. Non soltanto per le vetture che vi saranno prodotte, ma anche per le attività inerenti all’elettrificazione. Lo dimostrano progetti quali il “Vehicle-to-Grid” al centro di assemblaggio Battery Hub, per la distribuzione in rete dellʼenergia elettrica, o le scelte strategiche come l’installazione di Solar Power Production Units con pannelli fotovoltaici.

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