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TAV, pubblicata l’analisi costi-benefici della Torino-Lione

E’ stata resa nota attraverso il sito del Ministero per le Infrastrutture e Trasporti (Mit), l’analisi costi-benefici relativa alla linea ferroviaria TAV Torino-Lione. Si tratta di un documento molto complesso, reso pubblico dopo essere stato condiviso con la Francia e la Commissione Ue.

Il commento del Ministro Danilo Toninelli

“Non c’è stata nessuna volontà di nascondere alcunché, ma solo quella di rispettare un impegno internazionale al quale fa riferimento anche il Contratto di Governo”, ha spiegato in una nota il Ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli commentando l’analisi costi-benefici sulla Tav.

“Nel Contratto di Governo – ha detto Toninelli – abbiamo scritto che bisogna ‘ridiscutere integralmente’, e sottolineo ‘integralmente’, il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia.

Anche per questo motivo ho incontrato più volte la mia omologa francese, Elisabeth Borne, con la quale ho concordato circa la necessità di dare al Governo il tempo per svolgere l’analisi e le conseguenti valutazioni, a condizione che tale approfondimento fosse condiviso con la Francia prima di essere reso pubblico.

Questa procedura è stata da me spiegata pubblicamente più volte, anche in una comunicazione ufficiale inviata al Parlamento”.

In sintesi l’analisi conclude che i costi di realizzazione dell’opera superano i benefici per circa 7-8 miliardi di euro sia nello scenario più ottimistico che in quello considerato “realistico”, un saldo non poco inferiore nel caso si realizzasse solo la cosiddetta “mini-Tav” cioè una versione più leggera dell’opera. Oltre a questo, l’analisi evidenzia il rischio di dover pagare fino a 4,2 miliardi tra penali e rimborsi nel caso di scioglimento del progetto.

Le conclusioni dell’indagine

Sono due gli scenari considerati nell’analisi e per entrambi la stima di redditività viene calcolata sia con riferimento al costo totale che a quello ‘a finire’ (che esclude la somma già spesa di 1,4 miliardi e viene considerato “il valore oggi rilevante, sotto il profilo economico, ai fini della decisione”).

Nel primo scenario, che parte dalle valutazione costi benefici dell’Osservatorio per l’asse ferroviario Torino-Lione del 2011, il valore attuale netto economico (Vane), ovvero la differenza tra costi sostenuti e benefici conseguiti, risulta negativo per 7.805 milioni con riferimento ai costi a finire (costi per 21.970 milioni e benefici per 14.165 milioni), mentre a costo completo è pari a -8.760 milioni.

Nel secondo scenario, quello definito “realistico” il Vane risulta pari a -6.995 milioni considerando i costi ‘a finire’ (12.412 milioni di costi e 5.417 milioni di benefici) e -7.949 milioni se si fa riferimento al costo intero.

Nelle conclusioni, poi, si spiega che, a fronte di effetti complessivi del progetto pari a 885 milioni (l’effetto negativo dei flussi merci per 463 milioni viene compensato dal beneficio positivo di 1,3 miliardi per i passeggeri) e costi attualizzati di investimento “a finire” e gestione per 7,9 miliardi, il Vane risulta pari a 7 miliardi: tolti anche i costi di ripristino delle opere realizzate finora e quelli della messa in sicurezza, rimane un saldo di -5,7 mld.

Per quanto riguarda la cosiddetta “mini-TAV” (che sostanzialmente taglia una partte della nuova linea), la stessa analisi non evidenzia un grande risparmio. Nello scenario realistico, il saldo con costi “a finire” ammonterebbe a -6,138 miliardi e quello calcolato con riferimento al costo intero -7,093 mld. Nello scenario Osservatorio 2011 il Vane con costi a finire risulterebbe pari a -7,212 miliardi (-8,167 mld in quello a costo intero).

I tecnici, nella relazione giuridica, prendono anche in considerazione il “rischio-penali”. In caso di annullamento del progetto della Tav il costo massimo tra penali e rimborsi potrebbe raggiungere i 4,2 miliardi.

Circa l’impatto sulle casse dello Stato la Tav avrebbe un impatto sulle finanze pubbliche degli Stati interessati superiore alla sola somma dei costi di investimento e di gestione: sommando anche le minori accise, si arriva ad un bilancio complessivo di 10-11,6 miliardi (flussi attualizzati) nello scenario “realistico” e 16 miliardi in quello relativo alle analisi dell’Osservatori tecnico.