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TAV, partita la maxi-gara di oltre un miliardo di euro per la Torino-Lione

Riportiamo un articolo di Massimo Frontera pubblicato oggi su Edilizia e Territorio che presenta il Maxi-bando di Gara, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, per i lavori TAV a Chiomonte e Susa.

Dopo l’ok del Cda di TELT, pubblicato il bando di lavori lato italiano. Due lotti da 808 e 216 milioni. Offerte entro il 16 settembre

A distanza meno di una settimana dalla decisione presa dal Cda di TELT di sbloccare i bandi pronti della Torino-Lione, approda in Gazzetta il primo maxi-bando di oltre un miliardo di euro in territorio italiano. Come anticipato dal Cda, il bando contiene la clausola che prevede l’interruzione delle procedura in ogni momento: «Si ricorda ai candidati – si legge al punto VI.3 del bando (versione italiana) pubblicato sulla Gazzetta europea e sul sito di TELT – che la procedura può essere dichiarata senza seguito, in qualsiasi momento della procedura e fino alla stipula dell’appalto, e che non dispongono di alcun diritto di firma dell’appalto né al rimborso delle spese derivanti dalla partecipazione alla procedura.

Questa facoltà di rinuncia alla conclusione dell’appalto da parte dell’Ente Aggiudicatore può avvenire per motivi economici, giuridici o tecnici o risultare da una scelta dei due Stati». La gara riguarda le opere di scavo nei cantieri di Chiomonte (n.3) e di Susa (n.4). L’appalto riguarda lo scavo, con le “talpe”, del tunnel base in direzione Chiomonte-Susa e in direzione Chiomonte-Francia.

IL BANDO DI GARA DI TELT (IN LINGUA ITALIANA)

Due lotti in gara, scavo (808 milioni) e valorizzazione terre (216 milioni)
La gara si compone di due lotti, il primo dei quali riguarda lo scavo vero e proprio, per un valore (indicativo) di 808,025 milioni di euro.

L’altro lotto, del valore (indicativo) di 216,44 milioni, riguarda la gestione dei materiali di scavo. Ciascun concorrente può concorrere per tutti e due i lotti, ed eventualmente aggiudicarseli entrambi.

Ciascun lotto, specifica il bando, rappresenta un accordo quadro misto con aggiudicatario unico, di durata superiore agli otto anni «perché include la durata prevista di esecuzione dei lavori, il periodo di preparazione effettivo dei lavori sotterranei, gli eventuali imprevisti incontrati durante lo scavo, legati alla natura del sottosuolo, i termini di ricezione, di revoca delle riserve e di garanzia del perfetto completamento delle opere».

Il lotto “lavori” – del valore di oltre 808 milioni – prevede «il trasferimento delle opere esistenti (in particolare la galleria della Maddalena 1 con i suoi impianti, nonché la totalità degli spazi e degli impianti del cantiere di Chiomonte) e la realizzazione di tutte le opere future del tunnel di base di una lunghezza di 9,5 km circa per canna, dal limite del cantiere operativo n.5 (CO5: scavo del tunnel di base a partire dall’attacco della discenderia di Villarodin-Bourget/Modane) fino all’imbocco Est del tunnel di base a Susa». L’intervento prevede l’impiego di due Tbm, ciascuna per canna. La durata indicata nel bando è di nove anni (108 mesi).

Il lotto “terre da scavo” – del valore di 216,44 milioni di euro – riguarda i «lavori di valorizzazione delle terre e rocce da scavo provenienti da tutti i cantieri presenti sul territorio italiano, e opere di riqualificazione ambientale».

Il bando rende noto che con eventuali successivi appalti potranno essere affidati «progettazione e realizzazione dei lavori di bonifica delle aree eventualmente contaminate necessarie al progetto». Anche in questo caso la durata complessiva è di nove anni.

Requisiti tecnico-economici
Ai partecipanti è richiesta la presentazione dei bilanci finanziari dei tre esercizi del periodo 2015-2017. Il fatturato minimo richiesto ai concorrenti è di 178 milioni di euro per il lotto lavori e di 30 milioni per l’altro lotto.

Quanto ai requisiti tecnici, per quanto riguarda il lotto n.1 (lavori), i concorrenti devono dimostrare di aver realizzato, tra le altre cose, la progettazione esecutiva di un’opera sotterranea unica del valore di almeno 100 milioni di euro.

Chi concorre al lotto numero 2 deve dimostrare, tra le altre cose, di aver progettato scali ferroviari, aver progettato e realizzato impianti di trattamento dei materiali da scavo finalizzati al riutilizzo, aver valorizzato materiali di scavo per almeno 500mila mc sul posto e, infine, gestito, stoccaggi di materiali di oltre 200mila mc.

Per partecipare c’è tempo fino al prossimo 16 settembre (ore 14:00). Il bando chiede ai concorrenti di restare vincolati alla propria offerta per 12 mesi.