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Tav ad alta tensione

“Io stesso sto studiando bene il dossier” assicura il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ma a proposito della linea ferroviaria Torino-Lione sta per arrivare un supplemento di analisi sui costi e benefici per l’Italia, fa sapere il professor Marco Ponti, l’esperto chiamato dal ministro Toninelli ad analizzare una trentina di opere pubbliche. L’idea del premier è forse quella di trovare un compromesso, nel governo gialloverde, e andare avanti.

A chi ha domandava cosa emerge dal supplemento, Ponti ha precisato: “Quando il ministero lo pubblicherà si conoscerà”. “E’ una valutazione sui costi e benefici per l’Italia”, ha aggiunto Francesco Ramella, componente del gruppo che ha redatto l’analisi osservando “i costi sono facilmente definibili, un po’ più complicato è definire quali sono i nostri benefici”.

Nel frattempo il ministro Danilo Toninelli ha assicurato che “entro la prossima settimana prenderemo una decisione” sulla Torino-Lione, “questo è certo”. “Nei prossima giorni faremo un incontro con il premier Conte e i due vicepremier Di Maio e Salvini e chiariremo tutto.

E nonostante i punti di partenza distanti arriveremo ad una decisione”, ha sottolineato. Quanto a Telt il ministro ha detto che “è una società di diritto francese e nel diritto francese c’è la clausola di senza seguito,”.

Quindi “i bandi se dovessero partire rappresentano in realtà una ricognizione di 6 mesi, non partono i bandi ma parte una ricognizione. Se riusciamo e riusciremo a chiudere prima della settimana prossima non avremo neanche il problema dell’apertura dei bandi”.

“La Tav sta diventando una telenovela intollerabile con puntate sempre più grottesche”, attacca Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.

“Il ministro Toninelli da mesi rinvia puntualmente la questione ‘alla prossima settimana’, senza però precisare di quale mese e di quale anno. Intanto si avvicina la scadenza dei bandi nell’incertezza più totale e il colmo è che dopo otto mesi di permanenza a Palazzo Chigi il premier Conte oggi ha annunciato che sta ancora studiando il dossier”, ha aggiunto.

In realtà sempre Conte ieri ha fatto sapere che si lavora “al decreto per sbloccare i cantieri. Siamo in fase finale, penso già prossima settimana potremo tirare fuori questo dl che ci consentirà di riaprire i cantieri bloccati e semplificare quei passaggi che in questo momento appaiono ostativi per la realizzazione di progetti”.

Ma nel Movimento 5 Stelle sulla Tav c’è chi, come il senatore grillino Alberto Airola, non ha intenzione di cambiare idea: “Non ci sono spazi di contrattazione. O il M5S dice no oppure sarò io a dire ciao al Movimento”, ha detto in un’intervista all’Adnkronos Il parlamentare piemontese ha fatto della battaglia contro l’alta velocità Torino-Lione una delle stelle polari della sua azione politica e non le manda a dire alla Lega, che sul tema cerca una mediazione con il Movimento 5 Stelle.

“Non so quanto questa vicenda possa essere legata alle elezioni – osserva -. Credo che il Carroccio su questo tema voglia fare campagna elettorale, in modo un po’ becero a mio avviso”. Il ministro M5S delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, oggi ha annunciato che “entro la prossima settimana” il governo prenderà una decisione per sciogliere definitivamente il nodo Tav. Il sottosegretario leghista Armando Siri ostenta fiducia e assicura: “Stiamo ragionando e stiamo trovando le sintesi giuste per fare il bene del Paese. Non vedo gamberi nel governo, gente che torna indietro”.