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Tangenziale Est di Roma: le fasi dell’abbattimento

Photo credit: RomaSette

(come riportato da Alberto Ferrigolo su Agi.it)

Il dado è tratto. E così anche il primo colpo di piccone all’asfalto della struttura è stato inferto la mattina di lunedì 5 agosto. Un colpo simbolico, ad opera della sindaca Virginia Raggi, poi i 500 metri della storica Tangenziale Est che attraversa Roma e le passa sopra – in concomitanza con la Stazione Tiburtina – verranno giù un po’ alla volta. Abbattuti, se tutto va bene, in 450 giorni.

Di fatto, un anno e mezzo di lavori diviso in quattro fasi: “Nella prima vi sarà l’esame dei materiali con cui è stata costruita – si legge sulla cronaca romana del Corriere della Sera –; nella seconda (qui potrebbe essere l’intoppo come annunciato dall’assessore ai lavori pubblici del II municipio Gian Paolo Giovannelli), si valuterà la presenza di eventuali residuati bellici; la terza sarà la demolizione vera e propria, per passare poi alla quarta, la realizzazione di un grande piazzale di fronte la stazione Tiburtina”. E “l’ecomostro”, come l’ha definito la prima cittadina, sparirà progressivamente. Cambiando non poco la visibilità e anche la vista della facciata della Stazione dei treni, ora schermata da un dedalo di piloni della sopraelevata.

Ma non saranno, tuttavia, colpi di piccone indolori. Perché a Roma appena si tocca una strada per lavori, manutenzione, incidenti o altro, chiudendola anche solo parzialmente al traffico, questo inevitabilmente va in tilt riverberando le conseguenze, dunque il caos, anche nelle zone adiacenti in una concatenazione drammatica che spesso ha riflessi sull’intera città.

Tanto che la cronaca romana del Corriere annota che proprio nel giorno dell’avvio del cantiere con la prima picconata della sindaca “mentre si festeggia, perfino d’agosto inizia la coda di auto alla fine di via della Lega Lombarda verso la salita per San Giovanni”. Con l’avvio dei lavori, infatti, cambierà anche la viabilità. Già da lunedì 5 agosto, infatti, sulla Circonvallazione Tiburtina – in direzione via Salaria – è vietato il transito nella corsia principale della Tangenziale, in prossimità dello svincolo Portonaccio-Tiburtina” come si evince dal sito del Comune di Roma.

Mentre sulla Circonvallazione Nomentana – verso San Giovanni – non è consentito il transito dei veicoli nella corsia principale. Diviene obbligatorio pertanto svoltare a destra verso la corsia complanare, con divieto di transito assoluto all’altezza del civico 490/496. Inoltre, su via Tiburtina – direzione Piazza del Verano – scatta il divieto di transito sulla rampa di immissione della Tangenziale Est, in prossimità di via Masaniello, per tutti i veicoli che vanno verso la direzione Salaria.

Chiusa anche la rampa all’altezza di piazzale delle Crociate in direzione dello stadio Olimpico. Già dal 5 agosto ci sono tre cartelli che annunciano la nuova circolazione, le fasi dei lavori e la piazza che verrà: c’è infatti un progetto “ufficiale” che prevede, tra l’altro, percorsi pedonali, nuovi alberi, più luci e anche il rifacimento della rotonda davanti via Mazzoni.

La demolizione vera e propria dei 500 metri di troncone di Tangenziale sarà poi suddivisa in 12 sub-fasi. Nel frattempo sarà possibile per gli automobilisti passare sulle complanari, seguendo la nuova segnaletica e tutte le indicazioni che puntualmente compariranno sul sito del Campidoglio. Solo alla fine partirà il restyling radicale dell’intera area che comprende il rifacimento della strada, della rotonda e di tutti i marciapiedi che saranno dotati anche di percorsi per non vedenti, tombini, caditoie e l’innesto di nuovi alberi nei pressi del piazzale della stazione, con anche panchine, nuovi attraversamenti pedonali e nuova illuminazione.