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Tagli per Anas e Fs nella legge di bilancio

(come riportato da Alessandro Arona – Edilizia e Territorio)

Il testo finale della legge di bilancio conferma i tagli agli investimenti di Anas e ferrovie già indicati nel Ddl di ottobre. Anzi nel caso di Fs li accentua da -1,64 a -2,2 miliardi di euro.

In entrambi i casi si tratta di rimodulazione, cioè di spostamento di tali fondi in avanti, dal 2019 al 2020 e/o 2021, manovra che non dovrebbe rallentare il ritmo di avvio o spesa per nuovi lavori, ma che nasce dal ritmo minore del previsto degli investimenti stessi (aggiornamento del cronoprogramma). Per Anas la rimodulazione è totale, le risorse vengono cioè recuperate nei due anni successivi, per Fs resta invece un taglio di 1,2 miliardi netto (solo un miliardo è compensato).

Nel caso di Anas («Infrastrutture stradali e autostradali in gestione Anas») il taglio è in competenza: a legislazione vigente erano previsti per il 2019 2.365 milioni di euro, già ridotti rispetto ai 3.090 del 2018, ma con la legge di Bilancio 2019 tale cifra è ridotta di 1.827 milioni, scende dunque a 538 milioni.
La cassa resta invece come previsto pari a 2.539 milioni.
Il taglio di 1,8 miliardi viene poi recuperato nel 2020 (+1.712 mln) e 2021 (+114 mln). Nel 2020 la competenza sarà 4.068 milioni, la cassa 1.521, nel 2021 competenza 701 milioi e cassa 1.778.

Per le ferrovie (la voce è relativa a «Contratto di servizio e di programma per il trasporto ferroviario», ma si riferisce in gran parte a investimenti Rfi), per il 2019 la legislazione precedente prevedeva 5.405 milioni in competenza e pure in cassa, che vengono ridotti in entrambi i casi di 2.240 milioni, arrivando così a 3.165 milioni.
Nel 2020 si aggiungono 600 milioni, e altri 400 nel 2021, dunque il taglio è compensato solo per un miliardo su 2,2.
Nel 2020 le risorse saranno comunque pari a 6.815 milioni (competenza e cassa) e nel 2020 5.445 milioni (competenza e cassa).