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Superstrada 36 chiusa, rischio frana sulle Olimpiadi. Oberti: “Siamo isolati”

Si ringrazia lo staff di Quotidiano.net per la foto pubblicata

Tirano, allarme dell’ideatore del Comitato pro Mortirolo.

La superstrada tra Lecco e la Val Chiavenna è ancora completamente chiusa dopo che giovedì sera, all’altezza di Lierna, si è abbattuta una frana. E per la riapertura della carreggiata nord verso Sondrio ci vorranno almeno una decina se non quindici giorni, sebbene si tema che in realtà possano trascorrere anche un paio di mesi.

Una situazione che non manca di sollevare polemiche, e c’è anche chi teme che la precaria situazione viaria verso la Valtellina possa pregiudicare seriamente l’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026.

«A seguito dell’ennesima chiusura della Strada Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga il Comitato non può che continuare a “sgolarsi” per cercare di far comprendere l’ovvietà: con la chiusura di giovedì a causa di uno smottamento, venerdì mattina per tutti gli utilizzatori della strada il risveglio non è stato felice, ma drammatico – afferma Paolo Oberti, Presidente del Comitato Traforo Mortirolo Ora.

Ore per percorrere il tratto da Bellano a Lecco e per avere la conferma di quanto è distante la Valtellina dal resto del Paese. Purtroppo soltanto una ventina di giorni orsono abbiamo provocatoriamente affermato che perché tutti comprendessero la necessità assoluta di realizzare quanto prima il traforo del Mortirolo per avere un collegamento alternativo forse avremmo dovuto attendere una calamità naturale che chiuda la strada per diverso tempo.

A questo punto, chiedo espressamente che politici ed istituzioni dal Parlamento a scendere pronuncino pubblicamente la propria posizione: cosa ne pensano i nostri rappresentanti a Roma? Cosa ne pensa l’assessore Regionale Sertori? Il presidente della Provincia? Il presidente della Camera di Commercio? Il rappresentante dei trasportatori in Camera di commercio? Associazioni di categoria delle imprese? E i sindacati dei lavoratori?».

Poi, il pensiero va appunto alla candidatura olimpionica, di cui tanto si parla in questi mesi e che vedrebbe tra i protagonisti la Valtellina. «In questo scenario non ci resta che ribadire: si pensa davvero che la candidatura alle Olimpiadi sia sostenibile? – conclude Oberti -. Il Comitato olimpico che decisione potrà prendere con questa incognita?

È meglio non aggiungere altro, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire». E le dichiarazioni provocatorie dell’ex Onorevole qualche settimana fa ora suonano davvero profetiche. «Forse dobbiamo augurarci che la 36 resti chiusa per almeno un mese, in entrambi i sensi – aveva detto tre settimane fa anche attraverso le pagine de Il Giorno -.

Ci renderemmo finalmente conto che la Valtellina ha un’unica via di accesso la cui chiusura sarebbe un disastro economico e il prezzo lo pagherebbero cittadini e imprese. Aspettiamo il disastro annunciato per poi stracciarci le vesti. È quindi indispensabile procedere in fretta con la realizzazione del Traforo del Mortirolo».