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Sono cambiati il chilogrammo e l’Ampère. Ma un chilo di pane peserà sempre un chilo

Sarà un anno di svolta: dopo il metro e il secondo anche altre quattro misure cambiano definizione: si baseranno su costanti fisiche. In pensione il cilindro di Breteuil.

Il perché del cambio

Dal 20 maggio 2019, quattro delle sette unità di misura del sistema Internazionale sono cambiate: si tratta del chilogrammo, del kelvin, dell’ampère e della mole.

E’ una vera e propria rivoluzione scientifica anche se nella vita quotidiana non si sentiranno gli effetti di queste novità: un chilo di pane continuerà a pesare un chilo ma la definizione scientifica sarà diversa.

E’ stata la riunione di Versailles dello scorso novembre, appuntamento quadriennale dedicato al sistema dei pesi e delle misure, il luogo in cui gli scienziati hanno trovato finalmente l’accordo su come definire in modo moderno e adeguato le misure: non ci si riferirà più come avviene ancora oggi al prototipo del chilogrammo, quel cilindro di platino e iridio alto 3,9 centimetri e con una base del medesimo diametro che è conservato nel Pavillon de Breteuil in Francia.

Così come è già stato fatto per il metro dunque le unità di misura si dematerializzano, diventano cioè funzioni di costanti fisiche che sono così veramente universali e immutabili, utilizzabili su tutto il pianeta. Anche minuscole variazioni dei campioni standard potevano invece avere un grande effetto a catena sulle altre misure che da essi dipendono.

Il Sistema Internazionale di unità, nato nel 1960, è un sistema universale basato su 7 misure fondamentali: il metro per la lunghezza, il chilogrammo per la massa, l’ampère per l’intensità della corrente elettrica, il secondo per il tempo, il kelvin per la temperatura, la mole per la quantità di materia e la candela per l’intensità luminosa. Da queste unità di misura dipendono molte altre, per esempio la velocità si misura in metri al secondo.