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Sblocca-cantieri: si allenta la stretta sulle irregolarità fiscali, torna Infrastrutture Spa

Pubblichiamo un articolo di Edilizia e Territorio a firma di Mauro Salerno sugli emendamenti al decreto Sblocca-cantieri.

Tra gli emendamenti presentati dai relatori anche l’in house del Mit e i commissari per Gran Sasso, Mose, edilizia sanitaria, nodo di Genova, porto di Pescara.

Cambia nome e vede ridursi il raggio d’azione ma alla fine la società in house del ministero delle Infrastrutture sarà costituita davvero. Uscita dalla porta del decreto Crescita, Infrastrutture Spa (forse a causa dell’evitabile omonimia con la società voluta nel 2002 dall’ex ministro dell’Economia Tremonti) rientra dalla finestra dello Sblocca-cantieri con il nome di Italia Infrastrutture Spa.

Restano fermi gli altri punti che vedono la data di nascita al primo settembre e un capitale di 10 milioni in mano al MEF. Rispetto all’idea iniziale, con compiti che andavano dalla programmazione fino alla realizzazione diretta delle opere, la società dovrebbe avere un raggio d’azione ristretto ai cantieri a rischio di perdere i fondi statali.

«Se il soggetto cui vengono dati i fondi non li utilizza – ha spiegato il ministro Toninelli – si vedono cattedrali nel deserto. Questa struttura – aggiunge Toninelli – invece utilizzerà i fondi, sostituendosi al soggetto e chiudendo il cantiere».

La nascita di Italia Infrastrutture è prevista in uno degli emendamenti al decreto Sblocca-cantieri inclusi nel pacchetto dei relatori (quasi una trentina di correzioni) concordato con il Governo in una riunione di maggioranza conclusa poco prima dell’avvio della discussione in Aula.

Come previsto è invece rimasta fuori la tassa sulle gare per finanziare il fondo salva Pmi, caldeggiato dai Cinque Stelle ma osteggiato dalla Lega. Confermata anche la trasformazione in ordine del giorno dell’emendamento della Lega per commissariare la Tav.

I commissari arriveranno invece per il Mose, per la messa in sicurezza delle acque del Gran Sasso (con possibilità di semplificare anche le certificazioni antimafia sulla base di un decreto del Viminale), per il porto di Pescara, per il piano di edilizia sanitaria, per il nodo ferroviario di Genova e il collegamento con il Terzo Valico.

C’è poi un nutrito elenco di nuove correzioni al codice appalti. Tra queste si prova a circoscrivere la possibilità di escludere le imprese per irregolarità fiscali non accertate: ok, ma solo se «gravi» e «contenute in atti amministrativi esecutivi». Spazio anche alla possibilità per le stazioni appaltanti di pagare direttamente i subappaltatori, anche in caso di cantieri bloccati dall’entrata in crisi dell’impresa principale.

Quasi una norma ad hoc per fronteggiare le difficoltà in cui si trovano molti big delle costruzioni. In aiuto agli enti locali arriva invece un concorso, gestito dal Viminale, per assumere 171 segretari comunali.

Quattro gli emendamenti del Governo, relativi soprattutto al capitolo sisma.

La discussione al Senato ripartirà oggi, il decreto è atteso alla Camera per l’11 giugno e va convertito entro il 17.