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Rc auto, rincari al nord con la tariffa unica per guidatori virtuosi

Photo credit: Assicurazioni-Segugio.it

(come riportato da Federico Formica su La Repubblica)

La proposta di legge mira a premiare chi non fa incidenti a prescindere dall’area geografica. Ma secondo l’autorità di settore Ivass porterà a una discriminazione al contrario rispetto a oggi, con premi in salita al nord e grossi risparmi al sud

Alla Camera si sta discutendo una legge che potrebbe cambiare profondamente il settore delle assicurazioni auto.

L’obiettivo, come sempre, è quello di abbassare il premio, più alto rispetto alla media europea anche se dal 2012 è sceso del 25%, con un calo dell’1,5% nel primo semestre di quest’anno. Il problema più grande, come molti automobilisti sanno, è la forbice tra il nord e il sud (con alcune eccezioni) che punisce tutti: chi fa incidenti ma anche chi non ne fa e magari non ne ha mai avuto uno. Per dare un’idea delle enormi differenze: nel 2017 il premio medio a Napoli era di 624 euro mentre ad Aosta di 299 e a Campobasso di 309.

La proposta di legge, che al momento è in discussione alla commissione Finanze della Camera dei deputati, prevede due importanti novità:

  • Una tariffa media nazionale per i guidatori virtuosi che non hanno fatto sinistri nei due anni precedenti;
  • La possibilità di acquisire la classe di rischio di un familiare (la famosa legge Bersani) non solo in caso di acquisto di una nuova auto, ma anche di rinnovo. E non solo per lo stesso tipo di mezzo, ma anche per altri. Ad esempio, per assicurare il suo scooter il figlio potrà usufruire della classe di merito della madre o del padre e, in ogni caso, non sarà necessario comprare un nuovo veicolo ma basterà aspettare che scada l’rc auto annuale.

La tariffa nazionale. La proposta di legge mira a introdurre una tariffa ad hoc per tutti gli automobilisti – residenti in Italia – che non hanno avuto incidenti nei due anni precedenti. Quanto si andrebbe a pagare, quindi? Il risultato sarebbe, per ogni classe di merito, la media tra le tre province meno care in Italia.

A questo prezzo, però, le compagnie sarebbero libere di applicare un rincaro fino al 20% in base alla sinistrosità della provincia. Per fare un esempio, secondo i dati dell’autorità di settore Ivass a Napoli la frequenza degli incidenti nel 2017 era al 9% contro il 3,7% di Aosta e il 4,6% di Campobasso (la media nazionale era al 6,6%). Significa che, per quanto si possa essere bravi e accorti alla guida, in alcune province il rischio di fare un sinistro è comunque più alto rispetto ad altre.

Questo meccanismo, però, avrebbe delle conseguenze che la stessa Ivass ha sottolineato nel corso dell’audizione in commissione Finanze del primo ottobre 2019. La nuova tariffa nazionale infatti toglierebbe alle casse delle compagnie assicurative circa due miliardi di euro. Problema loro? Mica tanto, perché come spiega Ivass, per compensare le perdite le assicurazioni avrebbero due possibilità:

  • Stangare i neo-patentati e gli automobilisti che fanno incidenti (e di conseguenza scendono di classe)
  • Aumentare a tutti gli automobilisti, in modo indiscriminato, il premio assicurativo. In questo modo si alzerebbe la media presa in considerazione per determinare la tariffa nazionale e, dice Ivass, “si avrebbe un aumento ‘preventivo’ del +18% di tutti i premi correnti e, dopo l’entrata in vigore del DdL, una crescita del premi al nord del 10-15% e un calo al centro-sud di analoga grandezza.

A prescindere dal comportamento delle compagnie assicurative il limite della nuova legge infatti sarebbe quello di discriminare, stavolta al contrario, gli automobilisti, producendo rincari al nord e risparmi al sud.

Per questo l’Unione Nazionale Consumatori si è già espressa in modo molto critico: “Le compagnie, non potendo salire oltre il 20% rispetto alla tariffa uniforme fissata, compenserebbero i minori introiti sugli altri automobilisti – ha tuonato il presidente Massimiliano Dona – non è giusto, però, che la riduzione per chi sta a Napoli sia pagata da quelli di Aosta.

Non solo si tratterebbe del solito gioco delle tre carte, ma si introdurrebbe un meccanismo di compensazione inefficiente, un riallineamento delle tariffe che, premiando le zone con più incidenti a danno di quelle con meno sinistri, peggiorerebbe l’efficienza del mercato e finirebbe per determinare uno svantaggio per i consumatori nel loro complesso, facendo innalzare, nel lungo periodo, il premio medio” conclude Dona. Mentre Adiconsum accoglie con favore la proposta “purché non falsi le regole del mercato”.