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Porto hub Palermo: progetto da 5 miliardi

Sarà possibile trasportare 16 milioni di container all’anno. Investimenti dalla Cina.

Con la previsione di 16 milioni di container in movimento ogni anno, Palermo diventerà il primo porto hub in Europa.

I numeri occupazionali, fra diretto e indotto, veleggiano sui 435.000. Eurispes, l’ente fondato e presieduto da Gian Maria Fara che opera nel campo della ricerca politica, economica e sociale, alcuni giorni fa ha incontrato i rappresentanti del fondo d’investimento di Shangai, che condurranno un project financing da 5 miliardi di euro che faranno della capitale siciliana uno snodo nevralgico fra il Mediterraneo e l’Asia.

Il progetto è stato definito dallo studio d’ingegneria palermitano Istmo. Il lavoro di elaborazione è durato quattro anni ed è stato presentato recentemente: prevede la realizzazione di una piattaforma sul mare di 200 ettari collegata all’entroterra su una superficie di ulteriori 100 ettari per consentire alle grandi navi merci da 400 metri di movimentare i 16 milioni di container all’anno, a fronte dei 10mila attuali, superando per quantità il porto di Rotterdam, che conta 14 milioni all’anno.

Per gli armatori sarebbe un risparmio di svariati milioni perché si ridurrebbero i tempi di permanenza in mare delle navi rispetto alle rotte attuali.

Per queste ragioni, la visita a Palermo del Presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, che avrà luogo il prossimo 23 marzo, accompagnano da una numerosa delegazione di uomini d’affari cinesi, molto è molto attesa.

Il governo Conte è infatti molto impegnato nelle politiche economiche con la Cina e si sta preparando all’arrivo della de presidente e della sua delegazione, a fronte del notevole interesse del Paese verso i porti italiani.

Positiva la reazione di Saverio Romano, responsabile Eurispes dipartimento Mezzogiorno che ha dichiarato, dopo l’incontro tenutosi a Villa Zito a Palermo che ha dichiarato: “Il progetto del porto hub per la sua portata e per la sua lungimiranza rappresenta uno strumento importantissimo di sviluppo del territorio” perché “senza infrastrutture e investimenti il Sud del Paese non ha chance per il futuro”.

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