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Ponte Morandi, relazione MIT contro Aspi: “Giusta revoca concessione dopo Genova”

Nel documento della Commissione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si evidenziano ‘gravi lacune del sistema di manutenzione’ e si afferma che lo Stato ‘ha perso fiducia nell’operato della società’. Di Maio: “Noi ci muoviamo nel rispetto del contratto di concessione”

La relazione della Commissione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sulla eventuale revoca delle concessioni ad Autostrade, a seguito del crollo del Ponte Morandi, parla di un grave inadempimento che consentirebbe la revoca unilaterale della concessione ad Aspi, la società Autostrade per l’Italia.

Da quanto fin qui trapelato tramite stampa sul documento, messo a punto dalla Commissione dei tecnici Mit, verrebbe sostenuto che il crollo del Ponte Morandi ha comportato la mancata restituzione di un bene che, per via della concessione, era stato affidato ad Aspi, che era quindi tenuta a restituirlo integro.

Per questo, secondo i tecnici del Mit, si configura il grave inadempimento che apre la strada alla revoca unilaterale della concessione. Secondo il gruppo di lavoro, “il crollo lascia presupporre gravi lacune del sistema di manutenzione che si possono ritenere sussistenti su tutta la rete autostradale e che pertanto giustificano che lo Stato abbia perso fiducia nell’operato di Aspi”. Bisogna comunque tener presente che la società Autostrade ha già iniziato un forte intervento di manutenzione straordinaria dopo il crollo del Ponte Morandi.

Inoltre secondo la relazione, sono nulle alcune clausole della convenzione che prevedono risarcimenti per risoluzione anticipata anche se non si esclude che Aspi aprirà un contenzioso. Di Maio: avanti Stato con vittime Genova “A quanto stiamo apprendendo sarebbero emerse gravi inadempienze da parte di Autostrade (e dunque i Benetton).

Noi ci stiamo muovendo nel rispetto del contratto di concessione e nel solco dei contratti in essere. Andiamo avanti, come un treno! Un abbraccio alle famiglie delle vittime del Ponte Morandi. Lo Stato, questo Stato, è con voi”.

Così Luigi Di Maio ha commentato su Facebook quanto trapelato sulla relazione del gruppo di lavoro del Mit. Fonti M5S del Governo: nessun risarcimento in caso di revoca Nessun risarcimento o indennizzo è dovuto ad Autostrade per l’Italia nel caso di revoca della concessione per inadempienze.

L’articolo 9 bis della convenzione stabilisce che il diritto a indennizzo o risarcimento del concessionario sussiste ‘nel rispetto del principio dell’affidamento’. Questo è quello che dicono fonti M5S del governo. “Ciò significa – viene detto dalle fonti pentastellate dell’Esecutivo Conte – che lo Stato nel caso di revoca non dovrà pagare ad Aspi i soldi per i mancati guadagni, come qualcuno ha provato a dire in questi giorni.

Noi ci stiamo muovendo nel rispetto del contratto di concessione e nel solco dei contratti in essere perché chi investe in Italia deve sapere che è il benvenuto, che supportiamo il business, ma nel massimo rispetto degli interessi nazionali”.