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Paola De Micheli: «Gronda, non intendiamo perdere tempo. Ma occorre migliorare il progetto»

(come riportato su Il Secolo XIX)

Hanno partecipato alla seduta anche i ministri della Difesa, Lorenzo Guerini, e degli Affari europei, Vincenzo Amendola

«Nei giorni scorsi ho incontrato sia il sindaco di Genova che il presidente della Regione Liguria per costituire un gruppo di lavoro con gli enti locali coinvolti nell’intervento, per l’ascolto di tutti gli interessati, per raccogliere suggerimenti utili a migliorare il progetto e le ulteriori opere collegate, nonché per consentire una compiuta verifica e valutazione dell’opera da parte di tutte le forze politiche. In attesa delle risultanze della procedura, il tempo verrà utilizzato per questo serrato confronto al fine di arrivare in tempi rapidi all’individuazione di soluzioni condivise».

Lo ha detto la ministra delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli rispondendo in question time sulla Gronda di Genova. «Infatti, non è intenzione del Ministero determinare conseguenze negative in termini temporali e realizzativi non compatibili con le aspettative del territorio», ha detto De Micheli, sottolineando che «serve un modo diverso di pensare alle infrastrutture: opere utili ed in tempi ragionevoli, all’esito di percorsi il più possibile condivisi».

“Concessioni autostradali, lavoriamo alla revisione complessiva del sistema”

«Stiamo lavorando alla revisione complessiva del sistema delle concessioni autostradali, con l’obbligo di garantire una maggiore trasparenza, una reale competitività tra gli operatori, il corretto equilibrio tra l’interesse pubblico e l’interesse imprenditoriale, nonché il costante miglioramento del servizio per gli utenti».

“Ponte Morandi, avanti con le procedure avviate dal precedente esecutivo”
«In relazione al tragico crollo del Ponte Morandi di Genova, il Governo intende proseguire con la necessaria celerità la procedura amministrativa avviata dal precedente esecutivo, in coerenza con quanto affermato dal Presidente del Consiglio dei ministri».

In questa procedura «confluiranno anche le risultanze dell’indagine conoscitiva sulle concessioni autostradali avviata dalla Corte dei conti dinnanzi alla quale, ieri, si è svolta un’audizione cui hanno partecipato i vertici amministrativi del Ministero e i rappresentanti della Presidenza del Consiglio e dell’Autorità di regolazione dei trasporti», ha detto De Micheli.

«Posso confermare – ha concluso – che solo le emergenze istruttorie determineranno l’esito del procedimento, così come il contenuto del provvedimento conclusivo, che sarà oggetto di valutazione e condivisione da parte di tutto l’Esecutivo».

Le reazioni

Rixi: “La mancanza di chiarezza del governo sulle concessioni mette a rischio la manutenzione”
“La mancanza di chiarezza, da parte dell’attuale governo, sulle concessioni autostradali sta mettendo a rischio la manutenzione ordinaria e straordinaria su almeno 73 viadotti e ponti autostradali. Se non viene chiarita la posizione precisa sulle concessioni, il pericolo che si prospetta è quello di ritardare i cantieri sulla messa in sicurezza e addirittura bloccare la manutenzione con conseguenze sulla pubblica incolumità.

È da un anno che è stata istituita Ansfisa, l’Agenzia per la sicurezza di autostrade e ferrovie, ma ancora non è operativa: di fatto, ponti e viadotti sono nell’identico stato in cui si trovavano prima del crollo del Morandi.

Se non si chiarisce sulle concessioni, magari chiedendo al concessionario più manutenzione e più opere, rischiamo che lo Stato faccia qualche regalo milionario ad Autostrade: ad esempio, con la minaccia di revoca dell’A 10 nel tratto genovese, si rischia di regalare 4,3 miliardi di euro per l’eventuale mancata realizzazione della Gronda”.

Paita: “Bene che la ministra voglia procedere senza indugi”
“In merito alle considerazioni del Ministro De Micheli su Gronda ritengo molto importante che abbia ribadito la volontà di procedere senza indugi alla realizzazione. Non perdere tempo dopo che il governo precedente aveva bloccato l’iter è rassicurante.

Ovviamente ciò significa non rivedere il progetto in nessuna parte perché la revisione anche minima significherebbe riavviare iter approvativo. Mentre come ho più volte detto si può migliorare l’elenco delle opere compensative e collaterali”.