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Mercato italiano degli autocarri in discesa

Ma il 2018 ha chiuso con un +5,1%. Male il Paese nel Logistic Performance Index

Il mercato degli autocarri in Italia, in un anno, è diminuito del 10.2%. Lo indica l’Anfia sulla base delle rilevazioni relative al rilascio dei libretti di circolazione  (2.320 a gennaio 2019). La stessa Anfia, tuttavia, ricorda che per gli autocarri il 2018 si è chiuso con segno positivo: 25.582 libretti di circolazione, il 5,1% in più del 2017.

I veicoli trainati hanno invece registrato un calo nell’anno da poco concluso: 15.803 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, l’1,9% in meno rispetto a gennaio-dicembre 2017.

Sempre Anfia approfittando dei dati di mercato, ricorda la collocazione dell’Italia dal punto di vista dell’efficienza logistica nel trasporto internazionale. Come riportato nel “Dossier Trasporto merci su strada in Unione europea e in Italia” recentemente aggiornato, spiega infatti una nota, il Logistic Performance Index 2018 della Banca Mondiale – che misura l’efficienza logistica nel trasporto internazionale – colloca l’Italia al 19° posto nella classifica mondiale del trasporto internazionale, superata, nei primi 20 posti, da ben 10 Paesi dell’UE.

Guardando ai dati statistici rilevati dai vettori registrati in Italia, nel 2017 (ultimo dato disponibile), il traffico internazionale (incluso cross-trade e cabotaggio) ha movimentato 13 miliardi di tkm (+5% sul 2016); di questi, 11,9 miliardi hanno riguardato il traffico bilaterale (+3% sul 2016), 0,6 miliardi il cross-trade (+104%) e 0,5 miliardi il cabotaggio (-7%).

“Il rinnovamento delle flotte e del parco circolante – commenta quindi Anfia -, elemento chiave per un sistema dei trasporti e della logistica efficiente, sicuro, sostenibile e tecnologicamente avanzato, contribuisce al necessario miglioramento della posizione del nostro Paese nel Logistic Performance Index. Le innovazioni tecnologiche dei veicoli industriali e rimorchi di ultima generazione, unite alla progressiva digitalizzazione delle infrastrutture, infatti, consentono soluzioni di grande efficienza, applicabili a tutte le tipologie di veicoli”.

Dall’analisi del Dossier emerge, poi, che in UE la modalità del trasporto merci su strada continua ad essere la preferita: gli autocarri trasportano il 72,8% (in Italia oltre l’80%) delle merci movimentate su terra. Il trasporto stradale europeo di merci è aumentato del 5,2% nel 2016 rispetto al 2015, con un volume di 1.803,5 miliardi di tkm, il più alto registrato negli ultimi 5 anni.

Rispetto al 2013, la movimentazione delle merci è aumentata dell’8%, tuttavia l’evoluzione del trasporto merci su strada non è stata uniforme in UE. I dati, infatti, evidenziano che il volume di tkm movimentate dai paesi dell’UE15 è passato dall’87% del traffico totale del 2005 al 69% del 2016, differenza conquistata dai 13 Paesi del Centro ed Est Europa, soprattutto dalla Polonia.