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Manovra, strutturali i 500 milioni ai Comuni per investimenti «verdi»

Photo credit: Governo Italiano

Lo prevede una norma nella manovra, annunciata ieri proprio dal sottosegretario Riccardo Fraccaro

Riportiamo un servizio di Daniela Casciola letto su Edilizia e Territorio di oggi sulla assegnazione di contributi ai comuni per gli investimenti ambientali sostenibili.

I 500 milioni di euro stanziati a favore dei Comuni per i cosiddetti investimenti «verdi» diventano strutturali. Lo prevede una norma nella manovra, annunciata ieri proprio dal sottosegretario Riccardo Fraccaro che ha legato il proprio nome alla prima edizione della misura istituita con il Decreto Crescita.

Lo scorso 14 maggio, infatti il Ministro dello Sviluppo economico aveva emanato un decreto (Norma Fraccaro) che assegnava i contributi, stanziati dal Dl Crescita in favore di ogni comunità, per la realizzazione di progetti di efficientamento energetico e di sviluppo territoriale sostenibile.

Così, ora i 500 milioni di euro a favore di tutti i Comuni diventano strutturali. Saranno sempre destinati a opere pubbliche in materia di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile. Tutti i Comuni, in base al numero di abitanti, riceveranno da 50mila euro a 250mila euro che potranno essere subito spesi.

Si potranno finanziare progetti per dotare le città di impianti per il risparmio energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Inoltre, le risorse potranno essere impiegate per mettere in sicurezza strade, scuole, edifici pubblici. Ancora, si potranno rimuovere le barriere architettoniche e realizzare progetti di mobilità sostenibile.

Pare siano stati proprio i risultati ottenuti finora – che il sottosegretario ha definito «incoraggianti» – che hanno spinto questa decisione.
Intanto, a proposito della prima edizione dei finanziamenti, sarà attivo dal 31 ottobre il sistema per il monitoraggio degli investimenti finanziati con i contributi per l’efficientamento energetico e lo sviluppo territoriale sostenibile. Sempre entro questa data dovrà essere dato inizio ai lavori che deve infatti necessariamente avvenire entro il 31 ottobre, per evitare ai Comuni la revoca del contributo.