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L’infosfera al servizio della sicurezza stradale

Connected people sempre in modalità “Smart”, in una realtà proiettata nel futuro

Artificial Intelligence (Intelligenza artificiale), Artificial Neural Network (reti neurali artificiali), Machine Learning (apprendimento automatico), Deep Learning (apprendimento profondo). Lo sviluppo dell’infosfera rende familiari termini che prima erano sconosciuti ai più e rammenta che algoritmi particolarmente sofisticati sono in grado di programmare e svolgere attività, in precedenza, appannaggio solo dell’uomo.

Computer e robot diventano più “capaci”. Il loro campo di applicazione è trasversale. Si pensi alle Smart city, alle Smart road, alle Driverless car. Un ruolo strategico è svolto dall’Internet of Things (IoT), per i molteplici campi di applicazione.

È fondamentale, però, che le “macchine intelligenti”, proprio perché tali, non si comportino (sembra superfluo sottolinearlo) in maniera stupida. In tal caso verrebbero meno agli obiettivi per le quali sono state progettate e realizzate. Si confida, inoltre, che non possano essere facilmente hackerate dal marpione informatico di turno.

L’algoritmo, inoltre, si presuppone abbia una “morale”, sia in grado di scindere il giusto dal non giusto.

Discorso lungo, di natura etica. Pare scontato il chiedersi se questi evoluti software possano, un domani, esserlo in maniera tale da superare l’intelligenza umana. L’uomo, in tal caso, rischia di trovarsi relegato in un angolino.

Accantonate delle legittime perplessità, vediamo, in concreto, quanto offrono o possono mettere a disposizione della collettività le novità tecnologiche. Si pensi alla Smart mobility: una mobilità a misura di cittadino che ottimizza la circolazione, consente economie di scala per quanto attiene la supply chain, concorre a realizzare condizioni di maggiore sicurezza stradale.

Le tecnologie Car to Car (C2C) e Car to Infrastructure (C2I) sfornano una mole impressionante di big-data acquisiti dai veicoli e dall’infrastruttura.

Il monitoraggio del traffico diventa strategico ai fini della gestione della viabilità e della complessiva vivibilità delle città. Si analizzano (data analytics) report riferiti all’orario, al senso di marcia, alla velocità dei mezzi, alle eventuali congestioni, alle condizioni meteorologiche.

I display dei pannelli a messaggio variabile sono in grado di fornire notizie sullo stato della circolazione, l’indicazione dei parcheggi liberi, le arterie interessate dai lavori in corso e dagli incidenti.

Semafori raziocinanti, dotati di sensori e telecamere, rilevano automobili e pedoni, autoregolandosi. Centraline monitorano la situazione ambientale e avvisano i cittadini sul tasso di inquinamento atmosferico. Insomma: connected people sempre, ovunque e comunque.