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Infrastrutture, portato a collasso per studio viadotto su A16

I dati ricavati saranno utilizzati per l’elaborazione di vademecum per i concessionari

Si sono concluse, sul viadotto dismesso Alveo Vecchio, sulla autostrada A16 Napoli-Canosa, le prove di carico, portate avanti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il supporto di sei Università e diversi enti di ricerca, che hanno portato al collasso del manufatto, come caso studio.

Il ponte, costruito negli anni’60 e ormai in disuso e da tempo abbandonato, è stato sottoposto a prove di carico e portato al collasso proprio per studiarne tecnicamente la resistenza e dunque approntare al meglio le tecniche per garantire la sicurezza delle infrastrutture.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, tramite l’Ufficio ispettivo territoriale (Uit) di Roma, guidato dall’ingegner Placido Migliorino, con l’ausilio di professori delle Università di Trento, Roma La Sapienza, Federico II e Seconda Università di Napoli, Politecnico di Torino e Università di Chieti, sta elaborando un vademecum per i concessionari autostradali, che conterrà indicazioni omogenee e puntuali sui criteri da tenere in considerazione nella valutazione della sicurezza dei viadotti. E il campo prova sulla A16 è servito proprio per verificare quali debbano essere le pratiche che i concessionari dovranno utilizzare per monitorare lo stato di salute dei manufatti.

Sull’Alveo Vecchio sono state effettuate prove di inestimabile interesse scientifico, uniche nel settore, che hanno consentito di studiare il comportamento reale dei viadotti in condizioni critiche di esercizio e di collasso, e daranno ora la possibilità di raccogliere informazioni preziose sugli standard di sicurezza, con particolare riferimento alle indagini sulle grandezze che governano la resistenza e la durabilità delle strutture, da inserire nelle linee guida ai concessionari.