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Incidente stradale, è un reato non prestare soccorso

La legge sanziona pesantemente chi evita di prestare assistenza

Il malinconico rituale è sempre lo stesso. Ogni qualvolta si verifica un incidente stradale, un ulteriore problema per gli operatori intervenuti a prestare soccorso è l’invadenza dei curiosi che determina, di fatto, altre situazioni di pericolo causate dal rallentamento, se non dal blocco, della circolazione.

A questo si aggiunga la censurabile abitudine di scattare delle foto per poi pubblicarle, magari tempo reale, sui social network. Spesso, violando la privacy delle persone coinvolte.

Questa esasperata telefonino-dipendenza, più volte stigmatizzata da chi si occupa a vario titolo di sicurezza stradale, ultimamente ha innescato una riflessione sul fatto che la frenesia di immortalare in uno scatto l’evento può fare dimenticare l’obbligo di aiutare chi, in quel momento, si trova in una condizione di difficoltà.

È appena il caso di rammentare che l’ordinamento giuridico contempla il reato di omissione di soccorso. L’articolo 593 del Codice penale, infatti, punisce chi se ne renda protagonista.

La fattispecie sanziona l’inerzia di coloro che, pur avendone la possibilità, non prestano assistenza. Questo, ovviamente, compatibilmente alle circostanze e ai mezzi a disposizione al verificarsi dell’evento accidentale di cui si è spettatori.

Quanto meno, comunque e molto semplicemente, bisogna avvisare le Autorità competenti della situazione rilevata. Per gli automobilisti direttamente coinvolti nell’incidente si applica l’articolo 189 del Codice della Strada.

Il conducente deve fermarsi e prestare assistenza a quanti abbiano subito danno alla persona. Deve, contestualmente, attivare ogni misura idonea affinché non sia modificato lo stato dei luoghi, al fine dell’accertamento delle responsabilità.

Pure nel caso in cui siano coinvolti animali d’affezione, da reddito o protetti, si ha il dovere di fermarsi e di porre in essere ogni misura idonea a garantire il loro tempestivo soccorso.

Obblighi di legge, è vero. Ma basterebbe il solo senso civico e solidaristico a motivarci a dare una mano a chi ne ha bisogno.