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In Qatar, sede dei Mondiali di calcio 2022, fa così caldo che si dipingono le strade di blu

(come riportato da Luigi Bignami su Business Insider Italia)

E eccoci a qualcosa a cui non saremmo mai voluti arrivare: condizionare l’aria in cui viviamo all’aperto per il troppo caldo. Sembra quasi una barzelletta eppure in Qatar, uno dei Paesi più caldi della Terra, si è arrivati a tanto. Le temperature estive infatti, ora raggiungono una temperatura di 46 °C e tali vi rimangono per numerosi giorni.

E proprio in Qatar si terranno i Mondiali di Calcio del 2022, che sono stati spostati in inverno per non veder soccombere i calciatori durante le partite. Ma in Qatar si è ormai arrivati al punto che poiché l’aria esterna è così calda e umida da far svenire le persone, viene letteralmente raffreddata. Il sistema è già utilizzato in alcuni stadi da calcio per mantenere freschi pubblico e giocatori.

Ora però si sta passando dai luoghi di divertimento ai luoghi di lavoro all’aperto e si stanno creando impianti di condizionamento lungo alcuni marciapiedi e grandi centri commerciali per aiutare le persone che vi lavorano. Il sistema funziona facendo circolare appena sotto il suolo acqua fredda, la quale raffredda l’aria vicino ad essa che viene sparata fuori da appositi ugelli.

Il Qatar è un Paese molto caldo perché le acque del Golfo Persico che lo circondano arrivano a temperature che in estate toccano e superano i 32 °C. Poiché i venti sono quasi assenti durante l’estate, si capisce perché la temperatura delle terre emerse vicino al mare raggiunga valori davvero insopportabili all’uomo.

Spiega Jos Lelieveld, chimico atmosferico del Max Planck Institute in Germania: “Quelle aree si stanno riscaldando più velocemente rispetto ad altre aree emerse del globo e in alcune città oltre al caldo già di per sé elevato, si ha un effetto ‘isola di calore urbano e di inquinamento’ che causano situazioni che a volte risultano insopportabili”.

Ma per vincere il caldo, a Doha, la capitale del Paese, si è arrivati a dipingere l’Abdullah Bin Jassim Street, una delle vie principali, in blu, così da ridurre la cattura delle radiazioni solari da parte del catrame. L’esperimento è durato circa 16 mesi e ha tenuto sotto controllo un tratto di strada lungo circa 80 metri, la quale è stata ricoperta di uno speciale pigmento dello spessore di circa un millimetro con caratteristiche termoriflettenti. Tale pellicola contiene anche delle microsfere di ceramica cave al loro interno in grado di riflettere le radiazioni infrarosse, che sono quelle che trasmettono il calore.

Stando a Saad Al-Dosari, l’ingegnere che ha seguito la ricerca nel tratto di strada pitturato in blu le temperature erano di circa 20 °C inferiori rispetto ad altrove e dunque sembra che il sistema possa realmente funzionare. L’esperimento non è unico al mondo in quanto anche Los Angeles ha già sperimentato un rivestimento grigio-biancastro da porre sulle strade, in grado di renderle di circa 5 °C più fredde rispetto a quelle nerastre.