Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Genova, il cerchio rosso e la torre del vento: il parco di Boeri che nascerà sotto al nuovo Ponte

Photo credit: Corriere.it

(come riportato da Alessandro Fulloni su Il Corriere della Sera)

Presentato il progetto, firmato dall’architetto del Bosco verticale, della nuova isola ambientale che sorgerà sotto all’infrastruttura firmata da Renzo Piano. Un anello ciclopedonale di 1570 metri e la torre del vento che renderà «carbon neutral» la zona

Sotto al ponte progettato da Renzo Piano, un grande cerchio di acciaio disegnato da Stefano Boeri. Non solo un anello, ma prima di tutto, «un dispositivo di relazione»: vale a dire un sistema ciclo-pedonale lungo 1570 metri, ampio 6 e del diametro di 250.

A chiudere il percorso sarà il troneggiare di una «torre del vento» — altezza 120 metri— che accoglierà un sistema di turbine eoliche in grado di alimentare tutta l’area circostante, capannoni industriali compresi. Eccolo il nuovo «Parco del Ponte» a Genova. Il progetto — denominato «Il Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso» e vincitore di un bando del Comune premiato dall’Unesco come uno tra i quattro migliori nel settore del rinnovo urbano — è stato presentato oggi da Boeri che lo ha messo a punto assieme ad altri studi, tra cui Metrogramma e Inside Outside.

Verde, memoria e futuro «carbon neutral»

L’idea era quella di mettere assieme verde, la memoria delle 43 vittime del crollo del 14 agosto, la considerazione della storia del posto — area industriale accanto al porto — e un occhio, importantissimo, rivolto al futuro, facendo di questo parco una zona completamente autosufficiente, grazie all’eolico, dal punto di vista energetico.

Sarà «carbon neutral», spiega orgoglioso Boeri: vale a dire che tutto è stato pensato per ridurre, se non azzerare, le emissioni di Co2. Tutte le strutture avranno sistemi di produzione di energia rinnovabile che sarà stoccata in due centri di raccolta, uno dei quali sarà il gasometro in zona Colisa, che sarà recuperato. Il parco sarà disegnato come una serie di fasce parallele ognuna con diverse varietà di fiori e piante.

Si potrà fare sport, giocare, raccogliere fiori e frutti, usufruire di spazi per animali. «Il Cerchio Rosso abbraccia un territorio — spiega l’architetto milanese — di ferro, acqua, cemento e asfalto e sarà la memoria di una potente tradizione di altoforni, gru, carroponti, corre attorno ai luoghi più vicini alla tragedia.

Li abbraccia senza separarli dal loro contesto, ma anzi legandoli tra loro, salda tra loro le parti separate con un percorso ciclo/pedonale e distribuisce l’energia rinnovabile prodotta dai collettori solari – termici e fotovoltaici – presenti sui tetti degli edifici, dalla Torre del Vento e dalle pavimentazioni piezometriche (che contribuiscono simbolicamente al bilancio energetico) convertendo in energia i flussi che percorrono il nuovo Ponte e il Cerchio. Energia e movimento che confluiscono nella Torre del Vento».

Campi sportivi e una nuova stazione

Lungo il boulevard di via Fillak si troveranno campi sportivi e una nuova stazione. «Ci sarà molto verde, e questo mi è piaciuto tantissimo», ha affermato il sindaco Marco Bucci alla presentazione in palazzo Tursi, sede del Comune.

Prevista anche un’installazione chiamata «Genova nel bosco», concepita dall’artista Luca Vitone, composta da 43 alberi, uno per ogni persona morta nel crollo del ponte, ma anche ognuno dedicata a un personaggio ligure protagonista della storia, della cultura e dell’arte, Montale, Villaggio, Germi, Pivano, Strozzi per citarne solo alcuni. I tempi di realizzazione (una volta presentato lo studio di fattibilità a dicembre e il definitivo a febbraio) ) andranno sostanzialmente in parallelo con l’ultimazione del ponte progettato da Piano.