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Economia del mare: opportunità di sviluppo per Palermo e la Sicilia

Del porto hub Palermo abbiamo recentemente parlato qui.

Studio di Srm: l’importanza degli investimenti infrastrutturali.

Per Palermo e la Sicilia intera l’economia del mare può essere una gallina dalle uova d’oro, un’opportunità di crescita e sviluppo. Il sistema marittimo regionale vanta infatti oltre 22mila imprese, l’11,5% del totale nazionale. Nel 2018 l’import-export è cresciuto del 18% ed è stato pari a 22,3 miliardi di euro. Il capoluogo è la sesta provincia italiana per valore aggiunto prodotto dall’economia del mare con 1,2 miliardi e quinta per numero di occupati (29.500 addetti). Sono alcuni dei numeri contenuti nel rapporto “Italian Maritime Economy” di Srm (centro studi collegato a Intesa Sanpaolo) presentato a Palermo, il cui porto si conferma settimo porto d’Italia nel settore crociere con 578mila passeggeri (+26%). Secondo lo studio occorre rafforzare il ruolo di home port.

Lo scorso anno sono state movimentate circa 7,4 milioni di tonnellate cargo (+5,7%). Importante anche il traffico ro-ro (roll-on/roll-off) che ha visto una crescita del 23,4% in cinque anni. Il report evidenza il ruolo delle zone economiche speciali (Zes), in fase di costituzione a Palermo, che possono essere strategiche per export, investimenti e traffico internazionale. Intesa Sanpaolo ha previsto un plafond specifico di agevolazioni creditizie di 1,5 miliardi per le imprese interessate a investire nelle Zes.

Il focus di Srm evidenza inoltre il ruolo che il sistema marittimo e portuale di Palermo e dell’autorità di sistema portuale della Sicilia Occidentale nel suo insieme svolge per la crescita del territorio, sottolineando quali sono in prospettiva i nuovi driver da sviluppare per far sì che lo scalo sia sempre più protagonista con investimenti infrastrutturali e l’attrazione di investimenti imprenditoriali.

Pierluigi Monceri, direttore regionale Lazio, Sardegna e Sicilia di Intesa Sanpaolo dice che “l’economia del mare costituisce un asset di crescita e sviluppo sempre più strategico e la connessione tra tutti gli attori coinvolti deve essere sempre più forte. La geografia non basta e i competitor sono sempre più agguerriti. Occorre consapevolezza del nostro ruolo e delle nostre potenzialità per non perdere le opportunità connesse a questo grande settore. Intesa Sanpaolo sostiene il settore dei trasporti e della logistica”.

Alessandro Panaro, responsabile Maritime & Energy di Srm, aggiunge che “il Mediterraneo sta lanciando nuove sfide per i porti italiani. Bisogna iniziare per le nostre infrastrutture un percorso verso orizzonti di competitività fornendo certezza in termini di assegnazione delle risorse per gli investimenti, dando una significativa sterzata ai meccanismi burocratici che incidono sulle procedure di imbarco e sbarco delle merci e, non ultimo, incentivare un rafforzamento generale dell’innovazione portuale, tecnologica e organizzativa”.