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Dl Crescita: norma “salva imprese” per cantieri bloccati da crisi

Dotazione di 45,5 milioni, a tutela delle imprese creditrici di appaltatori lavori pubblici

Con il decreto Crescita, in approvazione da parte del Parlamento, nasce il Fondo Salva imprese che servirà per aiutare le imprese sub appaltatrici e sub fornitrici che non vengono pagate dal general contractor in crisi, e dunque a sbloccare cantieri fermi come quelli di CMC o Astaldi.

Si tratta di un fondo alimentato con una percentuale dei ribassi dalle gare nell’ambito dei quadri economici degli interventi, al quale potranno accedere sub-appaltatori e sub-fornitori di imprese aggiudicatrici di lavori pubblici in stato di crisi.

Con una dotazione di 45,5 milioni di euro, 12 per il 2019 e 33,5 per il 2020, andrà a ristorare i crediti verso le aziende interessate da crisi avviate dopo il primo gennaio 2018, come ad esempio le imprese siciliane interessate dalla crisi di CMC e quelle impegnate nella costruzione del Quadrilatero Umbria/Marche, interessate dalla crisi di Astaldi.

Grazie alle risorse già stanziate, quando il Fondo sarà operativo, già prima della pausa estiva, potranno essere presentate le domande di pagamento che saranno istruite nel modo più efficiente e celere possibile, sulla base della documentazione fornita dai creditori o in base alle verifiche svolte presso il contraente generale.