Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Cassazione: multa per passaggio col rosso anche se giallo dura poco

(come riportato da Repubblica.it)

La durata, anche brevissima, della luce gialla del semaforo non giustifica l’automobilista che passa col rosso e non vale a evitargli una multa. La conferma dell’irrilevanza del tempo del segnale di avvertimento per la validità della sanzione arriva dalla Corte di Cassazione, con l’ordinanza numero 567/19, depositata l’11 gennaio.

Nella sentenza, gli Ermellini ricordano che in corrispondenza della luce gialla “il conducente è tenuto a rallentare e a predisporre il veicolo all’arresto”.
Ne dà notizia il quotidiano di informazione giuridica dirittoegiustizia.it. E chiarisce che, in considerazione delle norme del Codice della strada (articolo 146, comma 3) e dell’ordinanza, “se dagli accertamenti tecnici risulta un regolare funzionamento del sistema di segnalazione luminosa, dedurre l’insufficiente durata” del giallo non basta “a escludere la sanzione amministrativa per violazione della segnaletica stradale”.

Il caso sottoposto alla Cassazione riguardava la multa fatta a una automobilista che era passata col rosso a Unione Terre d’Acqua, in Emilia Romagna. La donna aveva sostenuto che la durata del giallo era stata troppo breve per permetterle di fermare il veicolo in sicurezza, alla linea di arresto e, quindi, evitarle di passare con il rosso. Condannata in primo grado, ha presentato ricorso che è stato però rigettato. Già nella prima sentenza, emessa nel 2017 dal Tribunale di Bologna (n. 927/17), si precisava che “il Codice della Strada non dispone nulla circa una durata determinata per la proiezione delle segnalazioni semaforiche luminose”.

Per la cronaca, nei vari gradi di giudizio era stata verificata l’omologazione del semaforo. Inoltre, i fotogrammi scattati dal sistema automatico di controllo evidenziavano come il veicolo avesse impegnato l’incrocio quando ormai il rosso già acceso.