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Autostrade, ora anche il Pd vuole revocare la concessione

Photo credit: Il Messaggero

(come riportato da TGCOM 24)

La società ha rifiutato la compensazione: no alla riduzione delle tariffe o alla gratuità di alcuni tratti oggi a pagamento

Ancora pochi giorni e il governo dovrà decidere cosa ne sarà di Autostrade per l’Italia. Dal crollo del Ponte Morandi del 14 agosto 2018, il Movimento 5 Stelle spinge per la revoca della concessione. Posizione confermata pochi giorni fa con il crollo, causato da una frana, di un viadotto sulla A26. Ora anche il Partito democratico sembra protendere per questa mossa.

Come riporta Repubblica, il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, ha incontrato Roberto Tomasi, nuovo AD di Aspi, per parlare dell’emergenza in corso. La proposta della titolare del Mit è stata quella di abbassare le tariffe e di rendere gratuiti alcuni tratti della rete oggi a pagamento.

Una sorta di compensazione, di risarcimento simbolico per gli italiani a fronte delle decine di morti Proposta che Autostrade ha rispedito al mittente con un secco no, preferendo di fatto un contenzioso.

La De Micheli dunque starebbe prendendo in considerazione l’idea della revoca della concessione, valutando però tutti i pro e i contro. “La decisione sarà collegiale – ha detto il ministro in Senato -. Non voglio che tra qualche anno io, il premier, i ministri, lo Stato insomma debba rispondere di una decisione non ponderata”.

“Si va verso la revoca delle concessioni autostradali – ha ribadito quindi Luigi Di Maio a Radio Anch’io -. Bisogna togliere a questi signori la concessione il prima possibile dopo che hanno preso i nostri soldi per i pedaggi senza fare la manutenzione delle strutture”.