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Asia deve investire 5% PIL in infrastruttura

(come riportato su Le Strade dell’Informazione)

Nei prossimi 10 anni i Paesi asiatici in via di sviluppo dovranno investire oltre il 5% del proprio PIL. Lo sostiene un nuovo rapporto pubblicato dall’Asian Development Bank

Nei prossimi 10 anni, i Paesi asiatici in via di sviluppo dovranno investire oltre il 5% del proprio PIL per soddisfare le esigenze infrastrutturali delle rispettive economie in rapida crescita. Lo sostiene un nuovo rapporto pubblicato oggi in Cina in collaborazione con l’Asian Development Bank (ADB).

Secondo la ricerca, intitolata “Il finanziamento delle infrastrutture in Asia”, molti dei Paesi in via di sviluppo nella regione dell’Asia-Pacifico investono attualmente meno del suggerito 5% del PIL per lo sviluppo delle proprie infrastrutture. A questo ritmo, secondo gli esperti dell’ADB, il finanziamento delle infrastrutture volto a mantenere e sostenere la crescita economica e lo sviluppo sarà arduo.

Un altro rapporto dell’Asian Development Bank stima che, entro il 2030, il fabbisogno di infrastrutture delle economie in via di sviluppo nella regione dell’Asia-Pacifico supererà i 22.600 miliardi di dollari, pari a una cifra di 1.500 miliardi di dollari all’anno. Le stime salgono a oltre 26.000 miliardi di dollari, ovvero 1.700 miliardi di dollari all’anno, considerando i costi dell’adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici.

Per affrontare queste sfide, la ricerca pubblicata offre una varietà di approcci politici, quali finanziamenti pubblici di ampia portata e riforme istituzionali volte a creare un più solido e idoneo contesto economico per i partenariati pubblico-privati. E ancora sovvenzioni fiscali e investimenti nei trasporti pubblici e nelle reti energetiche intelligenti per contribuire a colmare il deficit di finanziamento delle infrastrutture.

“Per incrementare il proprio sviluppo, l’Asia deve identificare soluzioni di finanziamento nuove, innovative e fuori dagli schemi per soddisfare le enormi esigenze di investimenti nelle infrastrutture”, ha spiegato Bambang  Susantono, vicepresidente di ADB per la Gestione della Conoscenza e lo Sviluppo Sostenibile. Secondo Susantono il rapporto, stilato da diversi esperti all’interno e all’esterno della banca, “fornirà alcune indicazioni concrete e specifiche per il finanziamento delle infrastrutture, oltre a offrire una serie di spunti di riflessione”. Fondato nel 1966, l’istituto con sede a Manila vede la partecipazione di 68 membri, 49 dei quali sono provenienti dalla regione dell’Asia-Pacifico.