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Appalti in crescita nel 2018 secondo dati osservatorio Cresme

(come riportato da Alessandro Lerbini – Edilizia e Territorio)

Amministrazioni comunali, tagli medio-grandi e Lombardia sono i protagonisti del mercato degli appalti pubblici del 2018. Per il secondo anno consecutivo il settore dei bandi chiude in forte crescita grazie anche a un’impennata di gare rilevata a dicembre. Secondo i dati dell’osservatorio Cresme Europa Servizi, lo scorso anno sono stati promossi 23.674 bandi per un importo di 29,761 miliardi: rispetto al 2017, quando erano stati pubblicati 18.498 avvisi per 23,674 miliardi, il numero di procedure cresce del 28% e quello degli importi del 25,3 per cento.

Lo sprint del mese scorso ha contribuito a migliorare un risultato già ampiamente positivo: i 3.140 bandi di dicembre per 6,704 miliardi corrispondono a +37% per gli avvisi e +87% per le gare su dicembre 2017. Il merito è soprattutto di Consip che ha pubblicato una gara per la stipula di un accordo quadro per la gestione e l’efficientamento energetico degli impianti di illuminazione pubblica di proprietà degli enti locali, che interessa circa 2,5 milioni di punti luce su tutto il territorio nazionale. Obiettivo è un risparmio energetico di almeno il 50% sui consumi elettrici che, già entro il primo anno di contratto, si tradurrà in un significativo abbattimento della spesa corrente sostenuta dalle Pa.
L’iniziativa prevede oltre al servizio di gestione, conduzione, manutenzione degli impianti, l’obbligo di efficientamento energetico degli stessi tramite la sostituzione di tecnologie di lampade obsolete con lampade a Led. Elemento di innovazione è l’affidamento contrattuale basato sul Partenariato pubblico privato (Ppp), che consente la contabilizzazione fuori bilancio, da parte delle amministrazioni, degli investimenti relativi alla riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblica.
La gara, del valore complessivo di circa 2 miliardi di euro, è suddivisa in 30 lotti geografici, di cui 21, su base provinciale, dedicati ai Comuni con meno di 2mila abitanti e i restanti 9 lotti, su base macro-regionale, dedicati agli altri Comuni più popolosi. Per la gara è stato previsto un vincolo di partecipazione sulla base del quale i concorrenti potranno presentare le proprie offerte esclusivamente per uno dei due gruppi di lotti, per assicurare un’ampia partecipazione degli operatori del settore, tutelando contestualmente il posizionamento competitivo delle piccole e medie imprese e delle realtà locali potenzialmente interessate a partecipare.

Su un valore complessivo del settore di 29,7 miliardi, 21 arrivano dai mercati tradizionali. In particolare gli appalti di sola esecuzione hanno totalizzato 17,1 miliardi (+28,4%) mentre gli appalti integrati hanno toccato quota 3,882 miliardi (-29,6%). I mercati complessi hanno conquistato terreno con 8,751 miliardi (+276%), con il partenariato pubblico-privato che ha fatto il pieno di iniziative (3.920 su 4.381 del totale del segmento per 7 miliardi).

Non si è fermata durante lo scorso anno la corsa delle amministrazioni comunali che si confermano prima stazione appaltante in Italia e con dati in forte rialzo: 14.181 bandi (+28,9%) per 6,563 miliardi (+23,1%) e soprattutto il 60% dei bandi promossi sul totale nazionale con un’incidenza del 22% sul valore complessivo. Le Ferrovie si piazzano al secondo posto con più gare rispetto al 2017 (317, +37,2%) pur riducendo l’importo del 24% (3,89 miliardi). Seguono i gestori di infrastrutture, reti, servizi pubblici che hanno indetto 1.959 bandi (+38,5%) per 3,28 miliardi (+16%) e l’Anas che ha mandato in gara meno opere (344, -26,7%) ma più ricche (2,132 miliardi, +7%).

L’unico segno negativo è quello delle grandi opere superiori ai 50 milioni che pur passando da 56 a 68 (+21,4%) riducono i valori del 4,7% (7,9 miliardi). Tutte in positivo invece le altre fasce tra le quali spicca quella tra 15 e 50 milioni che registra il migliore incremento: +78% per le gare (273) e +74% per gli importi (6,4 miliardi). La fascia dove si concentra il più alto numero di procedure è quella più piccola – fino a 150mila euro – dove sono state pubblicate 9.405 gare per 618mila euro.

La Lombardia si conferma la regione dove si è investito di più in opere pubbliche nel corso dello scorso anno: con 5.363 bandi per 4,333 miliardi la quantità di appalti è aumentata del 39% e quella dei valori del 22,9 per cento. Al secondo posto si piazza la Campania con 1.392 bandi (+27,6%) per 2,833 miliardi (+91,7%) che precede la Toscana con 1.985 avvisi (+50,3%) per 2,741 miliardi (+56,8%).